Nei
primi del Novecento, l'"impatto" improvviso di un odore
presso l'olfatto di James Joyce ne ispirò la celebre teoria delle
"Epiphany": un odore è capace di ricordarmi situazioni che
avevo dimenticato; è capace di rivelarmi intuizioni che finora non
avevo colto; un odore è capace di farmi stare bene (o male).
Questo
topic ci porterà alla scoperta dell'incanto del profumo, dei suoi
utilizzi, delle tecniche per produrlo. Cominciamo con un pò di
storia per poi proseguire con lo studio delle famiglie olfattive.
Spero sia di vostro gradimento e che vi coinvolga nel mondo
misterioso delle essenze!!! BUONA LETTURA!!!
STORIA
DEL PROFUMO DALL'ANTICHITA' AD OGGI
ANTICHITA'
Offerto
in dono agli dei di tutte le civiltà antiche, il profumo eleva
spiritualmente e divinizza il corpo. La storia del profumo si perde
nella notte dei tempi. Inizia quando l'uomo scopre che bruciando
alcuni particolari tipi di legname e di resine si sprigionano odori e
venti profumati. L'origine della parola profumo, deriva dal latino
"per fumis", tradotto vuol dire: attraverso il fumo.
Inizialmente
le dense nubi profumate di mirra e sostanze aromatiche venivano
utilizzate nei riti religiosi, soprattutto durante le offerte agli
dei, che venivano raggiunti al di là del cielo, in una dimensione
extraterrestre.
ANTICO
EGITTO
Nella
storia dell'umanità i primi documenti sulla profumeria risalgono
agli Egizi. In questa civiltà , alle fragranze di cui i sacerdoti
avevano il pieno controllo veniva attribuita la proprietà di fare da
tramite alle aspirazioni umane nell'aldilà. Emblematico il rituale
dell'imbalsamazione: alla morte del Faraone, il suo corpo veniva
privato delle viscere, pulito con olio di pino, riempito di essenze
come mirra, cassia e cedro ed infine avvolto in bende impregnate di
oli aromatici. Ma via via che il lusso e la raffinatezza entrarono
nella vita privata, gli Egizi iniziarono ad impiegare le sostanze
odorose anche nell'igiene quotidiana.
I GRECI
I
Greci adoperavano del vasellame di ceramica e di terracotta di foggia
elegante per conservare le essenze profumate, che venivano utilizzate
per ungere i leggendari atleti dell'epoca. Sia gli uomini che le
donne facevano altresì largo uso di essenze profumate. Grazie agli
storici Greci, quali Erodoto (485 - 424 a.C. circa), conosciamo con
precisione il procedimento con il quale venivano estratti l'incenso e
la mirra, che venivano utilizzati nell'antichità.
I ROMANI
I
Romani furono i primi ad utilizzare e a godere della bellezza delle
ampolle di vetro e ad apprezzare la proprietà del vetro di far
riflettere la luce esterna sul profumo contenuto nelle ampolle. Non
si profumavano solo il corpo ma anche i capelli, gli abiti ed il
letto, e persino l'amata, la schiava favorita e il cavallo. Inoltre
profumavano i templi, le tende, le portantine e persino le vele delle
navi.
GLI ARABI
Gli
Arabi di religione Islamica erano famosi per i loro piaceri sensuali
e per il loro gusto per le cose belle, e in modo particolare per
tutti i tipi di fragranza. Gli Arabi furono i primi ad utilizzare
l'alcool e a ideare il processo di distillazione tuttora conosciuto.
Fino ad allora le fragranze venivano utilizzate sotto forma di
essenze che diventavano rapidamente rancide. L'invasione della Spagna
da parte dei Mori ha portato le fragranze in Europa.
MEDIOEVO
Nel Medioevo le piante proteggono dalle epidemie mentre i profumi venuti dall'Oriente si mescolano ai piaceri della carne. La Chiesa condanna gli alchimisti.
Nel Medioevo le crociate importano dall'Oriente materie prime e tecniche del profumo. Al seguito dei Cinesi e degli Arabi, gli alchimisti d'Europa scoprono l'alcol etilico e la distillazione. Dopo i viaggi di Marco Polo, inevitabilmente, il commercio delle spezie s'intensifica. I profumi, si crede, disinfettano e proteggono dalle epidemie: i ricchi portano bocce da profumo piene di muschio, d'ambra o di resine aromatiche. L'uso del profumo accompagna la nascita di un certo stile di vita. I poeti cantano liricamente la femminilità. Nonostante gli avvertimenti della Chiesa, gli uomini galanti e le loro dame assaporano i piaceri della carne nella sensualità dei bagni profumati.
IL RINASCIMENTO
Durante il Rinascimento, regine e cortigiane si disputano le ricette dei primi chimici italiani e scoprono le materie prime d'Asia e d'America. Il Rinascimento propone una nuova visione del mondo. Architetti, ingegneri, artisti e letterati viaggiano in Europa. E' l'età d'oro del mecenatismo e dell'arte. Dopo le ricette alchemiche, appaiono i primi trattati di chimica.
Il Rinascimento fu un periodo molto produttivo, grazie all'interesse di nobili come Caterina Sforza, Isabella e Alfonso d'Este, Lucrezia Borgia, Cosimo de' Medici, i quali amavano molto i profumi, e grazie anche all'arrivo di materie prime fino allora sconosciute portate dagli esploratori di ritorno dai loro grandi viaggi.
La Spagna deteneva in quel periodo il monopolio di ingredienti quali muschio ambra grigia, zibetto, sandalo e bergamotto che servivano anche per impregnare le pelli conciate con le quali si producevano guanti e cinture. In Inghilterra fu la regina Elisabetta I a dare l'impulso decisivo allo sviluppo della profumeria; essa, infatti, impose alle sue suddite di coltivare fiori da essenza e ad imparare a produrre in casa acque odorose, e diffuse l'uso dei pomanders, palline a base di ambra che era solita tenere in mano per allontanare le infezioni. In Italia si era all'avanguardia nell'arte dei profumi: Firenze, Venezia erano celebri in tutta Europa per i loro laboratori, ed è proprio a Venezia, fiorente centro culturale che vennero pubblicati i primi libri sull'arte della cosmesi e della profumeria.
Bisogna aspettare il 1533 anno in cui Caterina de Medici arriva a Parigi accompagnata dal suo astrologo di fiducia e dal suo profumiere personale perchè in Francia la profumeria cominci a diventare una cosa seria, ma in breve tempo gli artigiani francesi divennero dei veri esperti. Luigi XIV il Re Sole era profumatissimo e così pure il suo successore Luigi XV e le sue famose amanti, la Pompadour e la du Barry, le quali spesero fortune dai profumieri.
Versailles s'inebria di profumi mentre i guantai-profumieri-"poudriers" (produttori di cipria) si organizzano e sviluppano il loro commercio.
Versailles risplende e impone la sua moda e i suoi costumi. Donne e uomini usano e abusano di profumi e di cosmetici. Il parlamento autorizza i maestri guantai a prendere il titolo di profumieri, poi di "poudriers". Montpellier e Grasse si disputano la coltivazione delle erbe medicinali e dei fiori, garofani, violette, lavanda, gelsomini, rose e tuberose. A Colonia, Jean-Antoine Farina lancia l'acqua di Colonia.
DAL 1900 AI GIORNI NOSTRI
1900, è la Belle Epoque, il profumo diventa un prodotto di lusso, ha ormai un nome e un flacone.
E' la Belle Epoque! L'Art Nouveau scatena l'entusiasmo. Per quanto riguarda il profumo, Coty, creatore d'avanguardia, unisce i suoi talenti con quelli di Lalique e fa del profumo un vero prodotto di lusso. Per quanto riguarda la moda: addio ai falsi sederi! Poiret reinventa la silhouette della donna.
Negli Stati Uniti comincia la marcia della bellezza con i primi istituti di cura del corpo e di cosmesi di Elisabeth Arden e di Helena Rubinstein che solo molto più tardi fabbricheranno profumi.
Storicamente è agli inizi del '900 che vengono per la prima volta utilizzati prodotti di sintesi: Flomary è il primo profumo che contiene "aldeidi", derivati degli idrocarburi che danno una sensazione di freschezza e consentono agli aromi di espandersi; ma la vera affermazione dei sintetici si deve a Ernest Beaux che crea negli Anni Venti per Coco Chanel il famosissimo N.5 nel quale vengono utilizzate le aldeidi in gran quantità. Componenti naturali e prodotti di sintesi vengono poi uniti a sostanze che hanno il compito di "ancorare" il profumo alla pelle, sono questi i fissatori, le cui caratteristiche sono quelle di essere poco volatili, incolori, solubili nell'alcol e negli oli essenziali; fra questi, pregiatissimi sono quelli di origine animale: ambra, muschio, zibetto e castoro i quali essendo di difficile reperimento sono oggi molto rari e costosissimi, tanto che prima o poi resteranno solo un ricordo.
LE QUALITA' DI UN PROFUMO
NOTE
DI TESTA
Il
profumo esplode con le note di testa che devono attirare
l'attenzione. Emanano un profumo leggero ed effimero. Sono spesso
note esperidee (limone, bergamotto, mandarino, arancio), o erbacee
(salvia, rosmarino, lavanda). Si sviluppano e si arricchiscono
gradualmente unendosi alle note di cuore che sono le note dominanti
del profumo.
NOTE DI CUORE
Hanno
più tenuta delle note di testa. La loro fragranza ha bisogno di
tempo per svilupparsi. Le note di cuore danno carattere al profumo.
Sono generalmente fiorite (rosa, garofano, gelsomino, ylang-ylang,
tuberosa, mughetto) o speziate (chiodo di garofano, cannella,
coriandolo, noce moscata).
NOTE DI FONDO
Le
note di fondo intensificano il carattere del profumo e gli danno
tenuta. Queste note hanno bisogno di più tempo per svilupparsi, ma
durano più a lungo delle altre. Si sentono quasi impercettibilmente
attraverso le note di testa, sostengono e prolungano le note di
cuore. Controllano le diverse velocità di evaporazione delle note di
testa e delle note di cuore. Sono spesso note balsamiche (opoponaco,
benzoino, labdano, galbano, mirra) o boisée (legno di cedro,
patchouli, vétiver, sandalo). La persona che respira un profumo deve
essere in grado di indovinarlo fin dall'inizio e prevedere lo
sviluppo futuro, deve "seguire la nota" senza preoccuparsi
della sua fugacità e se non la riconosce più nel giro di qualche
ora.
Galateo
nell'indossare un profumo.
Bon
ton: è facile assuefarsi agli odori e quindi non sentire più la
fragranza del proprio profumo, il consiglio è quello di non
esagerare: il profumo deve essere percepito non oltre il raggio del
nostro braccio.
Ci
sono poi occasioni e luoghi in cui non devono essere usati: ai
funerali, negli ospedali, nelle mense, a contatto con i bambini e al
ristorante dove le essenze possono impedire di apprezzare il gusto
dei cibi.
Come
scegliere il profumo adeguato?
Gli
ingredienti di un profumo sono quelli che lo rendono differente dal
resto dei profumi e che, a sua volta, lo rendono parte di una
determinata famiglia olfattiva. Sono essenze individuali ma che hanno
caratteristiche comuni.
Le
famiglie olfattive sono: floreale, hesperide, fougere o felce, cipro,
legno, ambra e cuoio.
Questa
classificazione non è fissa poiché si amplia ogniqualvolta viene
creato un nuovo profumo. Le caratteristiche assegnate ad
ogni
famiglia di profumo permettono di includere una fragranza in una o in
un'altra famiglia a seconda delle sue caratteristiche dominanti;
all’interno di ogni famiglia si formano ulteriori gruppi a seconda
delle
caratteristiche
secondarie.
ELENCO
DELLE FAMIGLIE OLFATTIVE
FIORITO
Lo
dice il nome stesso: è l'accordo olfattivo tutto "tessuto"
di fiori, fatto di note floreali: gelsomino, rosa, mughetto,
tuberosa, iris, mimosa, violetta... Se la costante olfattiva floreale
non accenna ad andarsene sino a quando l'ultima nota del profumo sarà
evaporata, si usa allora l'espressione fiorito-fiorito. Quasi tutte
le fragranze contengono sfumature floreali. Questa famiglia è
composta da una grande varietà di creazioni che vanno dal lussuoso
arrangiamento di bouquet di fiori alla composizione soliflora. I
profumieri possono lasciare libero corso alla loro immaginazione per
arricchirli di tocchi verdi, aldeidati, fruttati o anche speziati.
Caratterizzata dal suo profumo naturale, la nota floreale è una
delle più importanti composizioni in profumeria femminile.
FRESCO
Quella
della "freschezza" è una sensazione soggettiva che può
dipendere da impressioni olfattive diverse. Se in Europa è
generalmente associata a limone, lavanda, alle note verdi e ai
componenti fioriti leggeri, negli Stati Uniti anche profumazioni
cipriate o dolci sono considerate a tutti gli effetti fresche.
FRUTTATO
Si
dice di accordi in cui la percezione olfaattiva è intimamente legata
all'odore di trutti freschi come la fragola, il lampone, la pesca,
l'ananas, l'albicocca. Generalmente chi crea profumi utilizza la nota
fruttata per conferire sfumature a un acerta composizione. Se le note
fruttate hanno il sopravvento sulle altre, il profumo diventa
"goloso", quasi "commestibile", e perde in
sensualità . Trattandosi di note particolarmente persistenti,
tendono a rimanere anche quando quelle fresche e fiorite sono
evaporate.
LEGNOSO
Note
legnose come quella del sandalo o del patchouli, fanno da filo
conduttore a un numero infinito di profumi. Di solito impiegate nel
fondo, a loro si deve quell'effetto avvolgente che ersiste sulla
pelle anche dopo l'evaporazione delle note più volatili. Le note
legnose sono diffuse al punto da essere sempre più spesso utilizzate
in forma sintetica nelle nuove fragranze.
MUSCHIATO
Questo
accordo ruota attorno a un componente vegetale assai diffuso in
profumeria, specie nelle composizioni in cui predomina la nota
cipriata. Tra le tante sfumature, le più utilizzate sono il muschio
di quercia o quello d'albero, mentre altre hanno base legnosa, di
cuoio o dal sentore marino. Sono proprio le note muschiate a dare
alle fragranze sostanza e profondità . Il muschio vegetale non deve
essere composto con il musk, sostanza di origine animale.
VERDE
Il
termine fa riferimento solitamente ai sentori dell'erba, degli steli,
delle foglie e di alcuni altri componenti vegetali. Le note verdi
vengono utilizzate soprattutto per ottenere effetti speciali nelle
note di testa delle composizioni. I profumi verdi femminili sono
tendenzialmente freschi e leggeri, "erbosi", oppure
balsamici e cipriati. I maschili sono, invece, più spesso cipriati.
SPEZIATO
Cosa
si intende per spezie? E cosa per aromi? Presto detto: le prime sono
sostanze naturali che vengono fatte seccare prima di essere usate,
mentre gli aromi vengono impiegati solo ed esclusivamente freschi. Le
note speziate corrispondono, in sostanza, agli olii essenziali di
quasi tutte le specie conosciute, come la cannella, i chiodi di
garofano, la maggiorana, il pepe, lo zenzero, il cardamomo. Sono
invece aromi il finocchio, l'anice, l'estragone, l'origano, il lauro,
il cumino, il basilico, la verbena ecc.
ALDEIDATO
Le
aldeidi sono prodotti di sintesi che conferiscono "potenza"
al profumo, dando luogo a una vera e propria amplificazione
olfattiva. Capostipite fu Chanel n°5, primo profumo famoso creato
"per errore" con un sovradosaggio di aldeidi alifatiche.
Sono aldeidate le fragranze femminili tendenzialmente floreali o
legnose-cipriate.
CIPRIATO
Nei
profumi cipriati il contrasto tra la freschezza del bergamotto e la
profondità del muschio di quercia trova mirabile sintesi. L'accordo
si presta a infinite "divagazioni sul tema"; nelle
fragranze femminili, per esempio, è spesso completato da sfumature
aldeidico-muschiate oppure da tocchi di alga marina e di legni. Se la
composizione è più complessa, all'accordo principale di bergamotto
e muschio di quercia si aggiungono note floreali, speziate di cuoio e
fragranze di tipo animale come l'ambra, la civetta, il musk. I
cipriati "for man" sono invece caratterizzati dall presenza
di essenze di conifere, oppure di cuoio e animali, talvolta con
varianti fresche e speziato legnose.
AMBRATO
E'
un accordo che spesso anima le fragranze orientali, connotate da note
dolci, cipriate, di vaniglia e animali molto marcate. Sua fonte
ispiratrice è la mitica ambra grigia, il cui odore è ricco di
sfumature animali, legnose, balsamiche, simili al tabacco ed erogene.
ORIENTALE
E'
l'accordo che accomuna i profumi di più mitica tradizione,
provenienti soprattutto dall'Asia. Loro caratteristica è quella di
essere profondi, avvolgenti, marcatamente dolci, persistenti e
sensuali, indicati soprattutto per la sera o nella stagione
invernale. La nota orientale è data da certi fiori, spezie, balsami,
resine e prodotti animali.
FLORIENTALE
E'
l'interpretazione recente e "light" delle fragranze
orientali, spesso stemperate da note fiorite o speziate.
ESPERIDATO
O AGRUMATO
E'
un accordo fresco e leggero che tradizionalmente esprime lo spirito
delle acque di colonia, anche se oggi caratterizza frequentemente i
profumi maschili. Il termine esperidato, rubato alla lingua francese
(hessperidé), si riferisce a essenze derivate da agrumi: bergamotto,
mandarino, arancio amaro, limone, lime, cedro, ecc.
OZONICO-MARINO
L'accordo,
costruito su accenti trasparenti come ozono e acqua, evoca due
elementi intimamente legati al mondo naturale: aria e acqua.
FOUGÉRE
E'
un nome di fantasia che abbraccia tutti i profumi maschili che hanno
un accordo nato dall'abbinamento di lavanda e muschio di quercia. Le
note calde dei fougére sono spesso legate a quelle legnose e ambrate
che accentuano l'impronta morbida della fragranza.
Esistono
profumi freschi come
carni
di bimbo, dolci come gli oboi,
e
verdi come praterie; e degli altri
corrotti,
ricchi e trionfanti, che hanno
l'espansione
propria alle infinite
cose,
come l'incenso, l'ambra, il muschio,
il
benzoino, e cantano dei sensi
e
dell'anima i lunghi rapimenti.
(Charles
Baudelaire, Corrispondenze)
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FONTI:
www.osmoz.it
www.shopping-idea.it/profumi/Storia_del_profumo.htm
www.shopping-idea.it/profumi/famiglie_olfattive.htm
www.donnamoderna.com/bellezza/viso-...effetti-profumi
www.shopping-idea.it/profumi/scelta_del_profumo.htm
Che dire dopo aver fatto un meraviglioso viaggio nella storia del profumo?
RispondiEliminaGrazie!
Grazie per questa esperienza meravigliosa appena vissuta!
... Ma grazie a te per questo bel pensiero che hai appena condiviso con noi!!!... Sogni pieni di essenze allora e buona notte!!!
RispondiEliminaBaci
Dario
wow quante informazioni!!!
RispondiElimina