PROCEDIMENTO PER L'OLEOLITO DI
PEPERONCINO
Tritare finemente i peperoncini rossi
secchi in modo da ricoprire il fondo del barattolo di vetro,
regolarsi ad occhio, nè troppo pochi nè molti.
Aggiungere poi olio di oliva ed olio di
girasole in modo da ricoprirli tutti. Con il passare dei giorni
l'olio si colorerà di un bel rosso intenso.
Lasciar macerare almeno per 15 giorni
il vostro oleolito agitando 1 volta al giorno. Se volete accelerare
il processo di estrazione potete esporre il barattolo a dei bagni solari, ovviamente coperto con stagnola. Al termine filtrare tutto aiutandovi con
uno schiaccia patate per estrarre l'olio che rimane concentrato nei
pezzetti di peperoncino, se non lo avete aiutatevi con un telo a
trama fitta, ma attenzione ad indossare dei guanti in lattice per non
ungervi le mani, che anche se lavate possono conservare tracce di
capsaicina e provocarvi bruciore agli occhi se li strofinate
accidentalmente. Io lo uso aggiungendo qualche goccia nelle maschere
pre-shampoo, oppure faccio un mix di olio di oliva, mandorle, o.e. di
rosmarino, lavanda e timo e qualche goccia di oleolito di peperoncino
e lo spalmo sui capelli prima dello schampoo, oppure ne aggiungo
qualche goccia allo shampoo stesso insieme a qualche oleolito
lenitivo, o lo uso in unguenti antidolorifici insieme ad altri
oleoliti tipo iperico, arnica ecc. Prima di usare l'oleolito di
peperoncino provatene qualche goccia nell'incavo del gomito così
siete sicuri se vi provoca o no fenomeni di sensibilizzazione o
irritazione. Mi raccomando non esagerate mai con le dosi. Detto
questo, buon lavoro con questo "tipino" un poco piccante!!!
QUALCHE NOTIZIA SULLE PROPRIETA' DEL PEPERONCINO
Il suo nome scientifico è Capsicum,
appartiene alla famiglia delle Solanaceae ed è originario delle
Americhe, ma attualmente la sua coltivazione è ormai diffusa in ogni
parte del mondo; come molti altri alimenti salutari, il peperoncino
era conosciuto fin dall'antichità. Dal ritrovamento di reperti
archeologici sappiamo con certezza che fin dal 5000 a.C. circa, la
popolazione messicana conosceva il peperoncino ed era dedita alla sua
coltivazione. Il peperoncino fu importato in Europa da Cristoforo
Colombo, nel suo secondo viaggio, risalente al 1493.
Fin da tempi antichissimi, il
peperoncino è un condimento molto popolare e presente nella dieta di
popolazioni molto diverse e lontanissime tra loro nel tempo e nello
spazio, un successo che si spiega non solamente a causa delle sue
proprietà organolettiche ma che ha come elementi fondanti le
proprietà benefiche di questa bacca sulla salute.
Quattro composti del peperoncino, tra
cui i flavonoidi e i capsaicinoidi, hanno un effetto antibatterico,
cosicché cibi cotti col peperoncino possano essere conservati
relativamente a lungo.
Questo spiega anche perché più ci si
sposta in regioni dal clima caldo, maggiore sia l'uso di peperoncino
ed altre spezie. I peperoncini sono ricchi in vitamina C e si ritiene
abbiano molti effetti benefici sulla salute umana, purché usati con
moderazione ed in assenza di problemi gastrointestinali.
Le sue virtù sono dovute
principalmente alla capsaicina, in grado di aumentare la secrezione
di muco e di succhi gastrici. In ultimo il peperoncino stimolando la
peristalsi intestinale favorisce il transito e l'evacuazione, il più
rapido passaggio intestinale in sinergia col potere antibatterico ed
antimicotico evita la fermentazione e la formazione di gas
intestinali e di tossine, particolarmente le tossine della candida
albicans.
La capsaicina (detta anche, più
raramente, capseicina) è un composto chimico presente, in diverse
concentrazioni, in piante del genere Capsicum (ad esempio nel
peperoncino piccante). Insieme alla diidrocapsaicina, sono gli
alcaloidi responsabili della maggior parte della "piccantezza"
dei peperoncini, cui si aggiungono gli altri capsaicinoidi, meno
piccanti.
La capsaicina è l'unico composto noto
in grado di bloccare l'emissione della sostanza P, che segnala il
dolore al cervello.
Per neutralizzare il bruciore nella
bocca, i metodi più efficaci sono ingerire dello zucchero, dell'olio
o dei grassi; anche masticare del pane aiuta, in quanto rimuove per
azione meccanica la capsaicina, mentre la caseina di latte, molto più
concentrata nei formaggi, la lega, rendendola inefficace. Non è
molto solubile in acqua, quindi bere acqua non aiuta molto, mentre lo
è nei grassi e nell'alcool. Per i casi più estremi, porre del
ghiaccio sulla parte aiuta a diseccitare i recettori. È irritante
per gli occhi, e in alta concentrazione, per la cute.
L'uso regolare di peperoncino rosso,
grazie alle sue proprietà antiossidanti, sembra inibire lo sviluppo
di manifestazioni cancerose a livello di stomaco. Naturalmente il
tutto deve ancora essere confermato da ulteriori studi e verifiche
sull'uomo per poter affermare con certezza quanto sopra.
Particolarmente interessante l'effetto
di regolarizzazione della circolazione sanguigna che il peperoncino
rosso svolge nel corpo umano unito ad un effetto benefico in caso di
infiammazioni. Se somministrata per via orale, la capsaicina
sollecita una secrezione maggiore di enzimi digestivi favorendo
appunto il processo digestivo. Sembra, inoltre, che il peperoncino,
oltre a favorire la circolazione sanguigna, sia un efficace
vasodilatatore, e renda elastici i capillari sanguigni; si è
riscontrato che nelle regioni dove è diffuso il suo uso, malattie
come gli infarti, l'arteriosclerosi e l'eccesso di colesterolo siano
notevolmente limitate.
In ultimo pare che anche i capelli
traggano beneficio dall'uso del peperoncino rosso; infatti una
miglior circolazione sanguigna avrebbe effetti positivi anche sulla
vita dei bulbi capilliferi. E' importante ricordare che come per
tutti gli alimenti, non bisogna abusarne rischiando di tramutare un
alimento da salutare in dannoso per la nostra salute.
Quindi la capsaicina stimola la
circolazione sanguigna e causa su pelle e mucose arrossamenti in un
certo senso proporzionali alla sua concentrazione. La stessa calvizie
sembra limitata tra gli abituali consumatori di peperoncino; il fatto
è ancora una volta attribuito alla mobilità sanguigna che esso
susciterebbe nei confronti dei capillari del bulbo capillifero.
Attenzione: Le applicazioni
farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo
informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro
utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Salve,il suo post è molto interessante,ho letto che questo oleolito è consigliato contro la cellulite,però non capisco se sia possibile spalmarlo direttamente sulle zone interessate o se è meglio diluirlo..lei che ne dice?ha provato?grazie
RispondiEliminaCara Elisa, prima di tutto a noi puoi dare il tu, qui siamo tutti amici e ci fa piacere condividere con voi quello che noi abbiamo imparato negli anni. L'olio di peperoncino mai puro sulla pelle, non dimentichiamo che è irritante più o meno a secondo del grado di sopportazione del soggetto è un ottimo vasodilatatorio quindi ottimo nel caso della cellulite, per gambe affaticate o per una maschera preventiva contro la perdita dei capelli. Per quanto riguarda la cellulite ti consigliamo di usarlo insieme all'olio di vinaccioli e mandorle dolci...facci sapere se lo farai a presto e grazie.
EliminaDario&Simona
scuate vorrei preparare un olio ri rosmarino e uno alla menta, quale metodo mi consigliate? Le erbe devo essiccarle o usarle fresche? Dal momento che lnell'orto ne ho ha volonta' vorrei sfruttarle il piu' possibile!!! Grazie mille!!!! Poi volevo ancora chiedervi secondo voi per estrarre l'olio essenziale (ho letto il post con pentola a pressione) secondo voi un alambicco anche non troppo grosso potrebbe andare bene? La pentola mi spaventa un po'!!!
RispondiEliminaCiao Irene, per quanto riguarda le piantine che hai citato ovvero menta e rosmarino sicuramente meglio usarle fresche ed usa lo stesso metodo del post in alto ovvero pianta fresca ed olio (qualsiasi va bene). Per quanto riguarda estrazione dell'olio essenziale, noi non lo abbiamo mai fatto ma la nostra amica di Magica Natura, Lalla, sicuramente saprà consigliarti meglio di noi. Facci sapere come verranno i tuoi tesori a presto e grazie per averci scritto. D&S
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