BURRO DI KARITE' PURO fonte img: http://www.erboristeriacosmetici.it/blog/ |
Nome botanico: Butyrospermum parkii, in onore di Mungo Park, colui che per primo fece conoscere in Europa i pregi del Burro di Karitè.
Famiglia: Sapotaceae
Descrizione: L'albero può raggiungere i quindici metri di altezza e un metro di diametro, e il suo aspetto ricorda un po' la nostra quercia, con una chioma verde scuro e le foglie raggruppate alle estremità dei rami. Nel suo habitat naturale cresce spontaneo nella savana, sulle rive dei fiumi e nel cuore della foresta equatoriale; ha fiori profumati e il suo frutto carnoso, simile a una prugna, racchiude al suo interno un nocciolo legnoso da cui si ricava il prezioso burro, che Park descriveva come "più buono del burro di vacca e più facilmente conservabile", di fondamentale importanza nella fascia equatoriale, dove fa molto caldo e le popolazioni sono per lo più sprovviste di celle frigorifero.
Raccolta: La raccolta delle noci va dall'inizio di luglio a metà settembre, quando i frutti sono maturi e cadono dall'albero. Quelli che restano sull’albero non vengono toccati perché non hanno ancora raggiunto il giusto livello di oleosità. La raccolta è un compito duro: bisogna fare in fretta, se i frutti vengono lasciati troppo a lungo al sole cominciano a macerare, riducendo la percentuale d’olio e aumentando in acidità. Bisogna anche fare attenzione a come si manipolano i frutti, che devono restare interi.
KARITE'-NOCE fonte img: http://giardinodiarianna.blogspot.it/ |
Lavorazione: Nei villaggi il burro viene estratto in casa seguendo un procedimento immutato negli anni. Le noci vengono lavate e messe a seccare al sole. Vengono quindi pestate al mortaio fino ad ottenere una pasta oleosa che viene poi passata tra due pietre per eliminare le particole che rimangono dure. Si aggiunge quindi un po' d'acqua all'impasto e si mette il composto sul fuoco, di modo che l'acqua evapori, lasciando una sostanza burrosa e spessa. Si ottiene così un prodotto di colore variabile dal verde chiaro al giallino dovuto alle rimanenze della buccia del guscio, di odore gradevole e di sapore quasi dolce, che può essere impiegato puro, oppure, vista la sua ricchezza, si può usare come base di molti prodotti cosmetici. Sembra che la stessa regina Nefertiti usasse la noce del karité per mantenere la sua proverbiale bellezza. Per lunghi anni il burro di karité è stato il solo cosmetico delle donne africane. Viene usato sostanzialmente contro la disidratazione e la desquamazione causati dai climi caldi e secchi. Sul viso, sulle zone più dure (gomiti e talloni), sulle labbra, e persino sui capelli, il burro di karité svolge un'azione emoliente e reidratante. Dopo il bagno tutti si frizionano con una noce di burro di karité. Sui capelli si usa sia per fissare le pettinature che per rendere i capelli più forti e lucidi.
Proprietà: Nella moderna dermatologia gli sono riconosciute proprietà cicatrizzanti, emollienti, antismagliature, antirughe, elasticizzanti, idratanti, antiossidanti, lenitive e riepitelizzanti, filmanti e protettive; ma la caratteristica esclusiva del burro di Karitè, il segreto che lo rende davvero unico, è l'altissimo contenuto di insaponificabili (dal 12% al 18 %), sostanze indispensabili e fondamentali, tra i suoi costituenti ricordiamo anche vitamine liposolubili ad azione antiossidante, come la provitamina A e la E a conferire al burro di karité gran parte delle preziose virtù elencate. Altro merito del Burro di Karité è quello di possedere una buona capacità filtrante nei confronti dei raggi solari, quindi diventa un ottimo protettivo e preventivo dei danni cutanei provocati dall'esposizione alla luce, quali formazione di radicali liberi e comparsa precoce di rughe, ma anche dei danni provocati dall'esposizione eccessiva al sole, spesso causa di eritema solare. Esso si presenta con una consistenza burrosa, ma fonde alla temperatura corporea e può quindi essere steso facilmente e piacevolmente sulla pelle, diventando cosí veramente "salute da spalmare"!
All'aria aperta protegge la pelle dagli agenti atmosferici, prevenendo arrossamenti e screpolature dovute al sole, oppure al freddo e al vento; inoltre protegge la pelle dai raggi solari, causa di irritazioni ed eritemi, evitando nel contempo il suo invecchiamento; per chi fa sport e per la casalinga ammorbidisce le callosità sia delle mani che dei piedi, evitando la formazione di fissurazioni dolorose ed antiestetiche; è anche un ottimo rimedio per le irritazioni del rasoio, sia come impacco emolliente prebarba, che come efficace lenitivo e idratante dopobarba; dopo un'ingessatura rigenera e ammorbidisce la pelle depauperata dopo la lunga immobilizzazione e copertura, facilitando l'eliminazione delle cellule morte superficiali che si sono accumulate; per il massaggio è un ottimo lubrificante ed emolliente; nelle persone che stanno a letto a lungo, se applicato più volte al giorno con leggero massaggio, ammorbidisce e rafforza la pelle delle parti su cui pesa il corpo, prevenendo la formazione di irritazioni, arrossamenti e piaghe; usato regolarmente contrasta la secchezza cutanea del gomito e del ginocchio; è ottimo per difendere e proteggere la pelle dall'azione aggressiva del gelo durante la stagione fredda; da ultimo, ma non come importanza, è un prezioso cosmetico naturale antirughe e antietà per il viso e il décolleté, rallenta l'invecchiamento cutaneo, attenua le rughe già esistenti fino, in molti casi, a farle scomparire ed è in grado di restituire alle pelli non più giovani una straordinaria elasticità e compattezza. Dopo l'uso prolungato del Burro di Karité si nota una migliore circolazione del sangue nei capillari, che risultano più tonificati rendendo la pelle più luminosa, quindi è adatto anche alle pelli con "couperose".
Composizione chimica:
burro di karitè
acido palmitico 3%-7%
acido stearico 35%-45%
acido oleico 40%-55%
acido linoleico 3%-8%
frazione insaponificabile 12-18%
Burro di Karitè nei cosmetici:
Il Butyrospermum parkii viene principalmente utilizzato nelle formulazioni cosmetiche come emolliente, idratante, anti-secchezza cutanea anche in caso di dermatiti, eritemi solari, ustioni, rugosità, ulcerazioni, irritazioni e screpolature ad una percentuale variabile dall’1 al 20%. La sua frazione insaponificabile è utilizzata per la formulazione di prodotti antirughe e nei cosmetici antietà. Il burro di karitè viene impiegato, inoltre, nella cosmetica decorativa (ad esempio nella formulazione di rossetti). Si inserisce nella fase grassa di emulsioni, lipogeli o oleoliti ove fonde a circa 40°C.
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