fonte immagine: http://it.wikipedia.org/wiki/Franchincenso |
Il franchincenso è una resina
aromatica ricavata da alcune specie del genere Boswellia (es.
Boswellia thurifera, B. sacra, Boswellia frereana, Boswellia
bhaw-dajiana). Viene utilizzato nell'incenso e nei profumi.
Il franchincenso (il cui nome fa
riferimento alla sua preminenza come "vero" o "franco"
incenso) è noto anche come olibano, termine che deriva dall'arabo
al-lubán ("il latte"), un riferimento alla sostanza
lattiginosa estratta dall'albero. Alcuni testi specificano che
l'olibano si estrae dalla Boswellia serrata e presenta un
caratteristico profumo agrumato che contrasta con la parte calda del
legno. Sono disponibili diversi tipi di franchincenso a seconda della
specie di pianta e dell'epoca di raccolta.
Sin dall'antichità quest'alberello da
cui si ricava una resina bianca come il latte che indurendosi
acquista il caratteristico colore ambrato, ha goduto di una
particolare fama ed era oggetto di fiorente commercio; era infatti
considerato prezioso quanto l'oro.
Gli antichi Egizi erano grandi
consumatori d'incenso che importavano dalle terre d'oriente dove si
produceva questa resina e l'utilizzavano in diversi modi sia nei
rituali religiosi che nelle pratiche mediche e bellettarie; famosa la
polvere nera detta Kohl, usata per il trucco degli occhi. Nell'antico
Egitto veniva anche usato per preparare maschere e cosmetici per
ringiovanire la pelle e prevenire le rughe. Si narra che l'imperatore
romano Nerone abbia bruciato un quantitativo di franchincenso pari al
fabbisogno di un anno della città di Roma, in occasione dei funerale
della moglie Poppea.
La città perduta di Ubar (Wabar),
talvolta identificata con Iram delle Colonne (Iram Dhāt al-‘Imād),
nell'odierno Oman, si ritiene sia stata un centro del commercio del
franchincenso lungo la recentemente riscoperta "via
dell'incenso". Ubar venne riscoperta agli inizi degli anni
novanta e vi si stanno attualmente effettuando scavi archeologici.
L'olio essenziale si presenta come un
liquido di colore giallo tendente al verdastro e possiede un aroma
caldo, dolce e balsamico con una nota di limone. E' una nota di base.
Il suo profumo unisce la materia grezza col mondo più sottile.
Calma i sentimenti tormentati e stimola
l’attività mentale.
Il suo profumo è indicato per la
meditazione.
È il purificatore per eccellenza,
legato agli Elementi: Fuoco e Aria.
Da sempre, la proprietà nobile di
quest'olio è quella d'indurre un senso di rilassamento e rallentare
il ritmo respiratorio, tuttavia, studi scientifici hanno posto
rilievo anche alle sue qualità espettoranti e fluidificanti il
catarro (anche cronico). È efficace anche in caso di reumatismi e
dolori articolari.
Ambiente: alcune gocce d'olio
essenziale d'incenso versate nell'acqua della lampada aromatica sono
l'ideale per favorire il rilassamento e promuovere uno stato di
tranquillità, anche mentale. Lo stesso uso può essere fatto quando
s'intenda praticare la meditazione o la preghiera. Al contempo si
otterrà l'effetto di purificare l'aria.
Alimentazione: l'essenza d'incenso non
è utilizzabile in cucina quale ingrediente, tuttavia, la resina
indurita può essere usata per la decorazione di alcuni piatti
particolari quali quelli esotici od orientali.
Bellezza: potete effettuare dei bagni
aromatici particolarmente benefici per la corpo (la pelle in
particolare) e la mente. Preparate una miscela con un bicchiere di
latte intero, un cucchiaio di miele in cui avrete miscelato 5 gocce
d'essenza d'incenso (a piacere potete aggiungere anche 2 gocce
d'essenza di sandalo e 2 di rosa). Mescolate il tutto e versatelo
nell'acqua calda della vasca appena prima di immergervi.
Salute: le proprietà espettoranti
possono essere sfruttate in caso di raffreddore o bronchite. In
questi casi si possono praticare dei suffumigi con 2 gocce d'essenza
d'incenso e 2 d'issopo (per la bronchite) o 2 di pino silvestre e/o
eucalipto (raffreddore). Due volte al giorno.
Aromaterapia: l'olio essenziale
d'incenso, come già accennato, favorisce il rilassamento e
predispone alla meditazione. Potete utilizzarlo anche per fare delle
inalazioni a secco versando una goccia d'essenza direttamente su di
un fazzoletto per poi 'annusare' all'occorrenza.
Suffumigi:
in una bacinella di acqua bollente
mettete 8 gocce di olio essenziale di Incenso. Coprite il capo con un
asciugamano, inspirate per due o tre minuti, interrompete per un paio
di minuti e ricominciate a inspirare finché non terminerà il vapore
sprigionato dall'acqua calda.
Olio per la tosse:
in 50 ml di olio di Mandorle dolci
mettete 20 gocce di olio essenziale di Incenso. Con questa miscela
massaggiate il petto, due volte al giorno, in caso di tosse con
catarro.
Crema per pelle stanca:
in 50 ml di crema idratante mettete 30
gocce di olio essenziale di Incenso, mescolate bene fino a far
completamente amalgamare le due componenti. Usate questa crema dopo
aver pulito con cura la pelle.
Maschera antirughe:
mescolate 2 cucchiai di yogurt con 5
gocce di olio essenziale di Incenso e 1 cucchiaio di farina di avena.
Stendete il composto sul viso e sul collo. Tenetelo per una ventina
di minuti e toglietelo usando acqua tiepida.
Cistite e leucorrea:
in 300 ml di acqua, bollita e fatta
raffreddare, mettete 8 gocce di olio essenziale di Incenso. Usate
quest'acqua per fare un'irrigazione quotidiana, finché non sarà
scomparso il disturbo.
Ansia:
mettete alcune gocce di olio essenziale
di Incenso nell'apposito bruciatore per essenze e fatelo bruciare
nella camera da letto. Diluite, poi, alcune gocce dello stesso olio
essenziale in 2 cucchiaini di olio di Mandorle dolci e massaggiate
con delicatezza fronte e tempie.
Io sto usando con grande soddisfazione
anche L'idrolato di Franchincenso di Aromazone
(www.aroma-zone.com/aroma/fiche_hydrolat_Encens.asp)
lo uso puro sul viso o in aggiunta al
tonico. Ma uso anche la resina pura bruciata su carboncino per la
meditazione, il rilassamento e la ritualistica e l'olio essenziale
che spesso mi piace abbinare alla mirra.
Avvertenze: Per l'olio essenziale di
incenso pare non si conoscano controindicazioni alcuni esperti,
tuttavia, ne sconsigliano l'uso orale. Come per tutti gli oli
essenziali, va utilizzato con cautela.
BRUCIARE LA RESINA PURA
fonte immagine: http://www.amando.it/casa-cucina/vivere-la-casa/incenso.html |
Per chi usa normalmente gli incensi in
grani può sembrare scontato come bruciarli ma per la maggior parte
delle persone non lo è affatto. Basti pensare che la maggior parte
della gente associa gli incensi ai bastoncini o ai coni e che
raramente ha sentito anche solo parlare di altri tipi di incensi.
Non deve stupire quindi se chi si
avvicina per la prima volta all'uso degli incensi, che chiameremo
"tradizionali", non abbia alcuna nozione su come bruciarli.
CARBONCINI
Carboncini autocomburenti: questo è il
metodo più comune e più diffuso per bruciare gli incensi
tradizionali. Ha il grande pregio di essere facile da usare e di
andare bene con tutti gli incensi, che siano piante, resine o altro,
grazie alla temperatura elevata che raggiungono. Hanno l'unico
difetto di necessitare di un supporto adeguato per essere usati. Si
tratta di cialde di carbone autocomburenti, cioè che una volta
accese bruciano da sole, ottenute da una miscela di carbone vegetale
salnitro e zolfo, che si possono acquistare in qualunque erboristeria
o negozio specializzato. A onor del vero ve ne sono di vari tipi,
principalmente se ne trovano di 2 dimensioni, una più grande e una
più piccola, e di due tipologie, a combustione lenta o veloce. Sulle
dimensioni non c'è molto da dire, varia il diametro del carboncino e
basta; sul tipo invece vale la pena spendere qualche parola.
1.1 Combustione veloce: queste cialde
sono più sottili e meno bombate, dei veri e propri dischetti di
carbone con uno spessore di circa mezzo centimetro, si accendono
molto rapidamente e durano in media 20/25 minuti. Poichè
l'accensione veloce è ottenuta grazie ad una proporzione maggiore di
zolfo e salnitro, al momento dell'accensione si svilupperà una
notevole quantità di fumo! E' consigliabile accenderli vicino ad una
finestra aperta o all'aperto.
1.2 Combustione lenta: le cialde sono
più spesse rispetto a quelle a combustine veloce, circa 1 centimetro
di spessore. Si accendono lentamente e non sprigionano tanto fumo
quanto gli altri; in media un carboncino dura dai 45 ai 60 minuti.
ATTENZIONE: dal momento che il
carboncino sviluppa una temperatura molto elevata NON va
assolutamente messo su supporti che si possano danneggiare, in
special modo VANNO EVITATI: Posaceneri di vetro, di plastica o di
metallo se sottili(oltre a diventare incandescenti bruceranno quello
su cui sono appoggiati)!
Si possono usare tutti quei supporti
che non si danneggiano con il calore come: posaceneri in pietra,
incensieri, brucia essenze in pietra (attenzione la Porcellana si può
danneggiare con il calore!).
Il supporto migliore per utilizzare il
carboncino è un turibolo apposito. I turiboli
sono quelli che di solito si vedono usare dai sacerdoti nelle
funzioni sacre; anticamente vi venivano posti all'interno dei tizzoni
di carbone ardente sui quali poi venivano messi gli incensi da
bruciare. Oggi i turiboli vengono usati con l'ausilio dei carboncini.
Proprio per il loro specifico uso ve ne sono di tutte le forme e i
tipi e in tutti i materiali. I migliori restano quelli che hanno una
buona aereazione, cioè che presentano fori per l'aria anche nella
parte inferiore in modo da permettere al carboncino di bruciare
regolarmente.
fonte immagine: http://ilcrogiuolo.com/19/lampade-diffusori-incensieri-pietre-e-cristalli/1670/turibolo-da-tavolo-color-argento.html |
BUONA FUMIGAZIONE!
Creazione di Dario
FONTE
www.laviadellincenso.it/index.php?m...&id=3&chapter=0
www.lillanatura.com/magentina/oli/incenso.html
www.altrasalute.it/aromaterapia_00001a.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Franchincenso
Attenzione: Le applicazioni
farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo
informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro
utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
Ciao Dario e Simona,
RispondiEliminaavrei un quesito da sottoporvi. Anni fa al mio compagno un personaggio non ben definito ha detto che se lui prova fastidio all'odore dell'incenso deve fare molta attenzione perchè vuol dire che per lui è potenzialmente una sostanza cancerogena.
Ora, io nonho trovato alcun argomento in merito e gli ho dato la mia interpretazione, sostenendo anche che l'affermazione fatta non era corretta o quanto meno incompleta.
Sul fatto che il profumo di incenso possa non piacere non discuto, i gusti sono personali, mentre per quanto riguarda la pericolosità o meno di fumi di incenso credo si debba intendere che se i bastoncini classici e più conosciuti per le fumigazioni casalinghe non sono di ottima qualità, c'è realmente il rischio che si sprigionino particelle pericolose, non però legate all'incenso ma ai collanti e alla base su cui è applicato.
E' corretta la mia interpretazione?
Ovviamente io ho regalto i bastoncini di incenso, di sicura qualità, dato che è un profumo che proprio a lui da fastidio, però vorrei poter chiarire questo dubbio ugualmente.
Grazie
Bia
Cara Bianca, sei stata chiarissima e corretta, la resina di per se non è cancerogena e lo steso vale per gli oli essenziali, ma se facciamo bruciare la nostra resina su un carboncino e ovvio che in un ambiente chiuso bene non ci farà. Noi abbiamo un nostro metodo per bruciare gli incensi handmade, non usiamo nessun carboncino, ma mettiamo dentro un bicchiere una tea light (ovviamente deve reggere il suo calore) e sopra il bicchiere una rete metallica, a questo punto inseriremo sopra la nostra resina o miscuglio di resine con piante ed oli essenziali, e vedremo che il calore scioglierà le resine e i nostri miscugli, così facendo avremo un profumo eccezionale ma nessuna fumigazione scura. Anche noi ci concediamo il lusso di comprare degli stick di incensi (parliamo di lusso perché quelli davvero buoni e non cancerogeni costano una fucilata) e le loro fumigazioni sono bianche, proprio perché i collanti per creare lo stick sono naturali, L'incenso ha un profumo molto intenso e quello buono non ha niente a che vedere con quello che viene fumigato nelle chiese, che è a volte un miscuglio di resine scadenti. Da quando facciamo le cose con le nostre mani abbiamo iniziato ad apprezzarlo non solo per le sue proprietà cosmetiche ma anche per il suo mistico profumo. Speriamo di averti chiarito qualche dubbio come sempre grazie
EliminaD&S
Grazie del chiarimento, allora avevo interpretato giusto. A questo punto, visto anche il sistema da voi utilizzato per le fumigazioni, non vedo l'ora di procurarmi del vero e buon incenso e vedere la reazione del fidanzato :)
EliminaBia
E se non ama il suo profumo possiamo consigliarti il benzoino o la mirra hanno un profumo più dolce, a prestissimo e facci sapere le novità
EliminaD&S
Ciao D&S, ho finalmente sentito il profumo vero dell'incenso e....mi piace!!!
RispondiEliminaHo comprato l'o.e. e ho fatto un "test" con famigliari e amici, ognuno ci sente un profumo diverso, chi il pepe, chi il geranio o il finocchio, addirittura la mandorla amara, ma nessuno indovina che sia incenso...una rivelazione, piace anche al fidanzato, ho risolto il "mistero-problema" del non amare l'incenso, grazie per avermelo fatto scoprire.
Bia
Ciao Bia, finalmente scoperto l'arcano mistero e siamo felici che anche la tua metà apprezzi questo meraviglioso olio essenziale...ti aspettiamo per scoprire nuove sperimentazioni a presto. D&S
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