5 set 2012

COMPOSIZIONE CHIMICA DI BASE DEGLI OLI ESSENZIALI



In precedenza, nel post dal titolo "AROMATERAPIA" si sono tracciate delle linee informative riguardanti l'evoluzione di questa disciplina. Vogliamo adesso scendere maggiormente nel dettaglio, capire in che modo e perchè gli o.e. funzionano e ci sono utili in varie circostanze. La risposta è presto data  e si può riassumere in questo concetto: E' tutta questione di chimica!!!
Tra i costituenti chimici degli oli essenziali possiamo distinguere due grandi gruppi:

  • TERPENI: polimeri di isoprene. Costituiti da carbonio e idrogeno.

  • ANELLI AROMATICI: termine coniato per il caratteristico odore di molti composti che ne fanno parte. Nei loro composti includono ossigeno, carbonio ed idrogeno, i composti sono classificati in base a differenti gruppi funzionali che tratteremo a breve.


Le molecole degli o.e. sono quasi tutte costituite da carbonio, idrogeno ed ossigeno, sono perlopiù piccole e questo dona la caratteristica di volatilità alle essenze facendole evaporare rapidamente se esposte all'aria. La composizione chimica di un o.e. è influenzata sia dalla specie che dalle condizioni in cui è cresciuta la pianta sia i processi di estrazione a cui è stata sottoposta la pianta. La frazione idrocarburica dei costituenti facilita l'assorbimento delle molecole da parte dei tessuti grazie alla sua interazione con lo strato fosfolipidico della membrana cellulare, mentre la funzione ossigenata, a seconda del principio attivo, determina gli effetti biologici. Grazie alla loro minuta struttura molecolare gli o.e. possono anche entrare in contatto con il flusso sanguigno per assorbimento attraverso la pelle. Date le modificazioni di membrana e l'influenza che gli o.e. possono svolgere sui processi cellulari, si consiglia sempre di usare basse concentrazioni di o.e. e di diluirli in oli vegetali vettori e non usarli mai puri sulla pelle, ma questa è solo una delle tante avvertenze che si raccomandano per l'uso degli o.e., il resto potete leggerle qui "AVVERTENZE USO DEGLI O.E.". Fu l'austriaca Marquerite Maury ad elaborare l'idea di diluire gli o.e. in oli vettori prima di introdurli attraverso la pelle con il massaggio. Vediamo adesso nel dettaglia la composizione chimica degli o.e. e lo studio dei gruppi che li compongono e ne sviluppano la funzione d'utilizzo.

  • TERPENI

Sono una famiglia molto ampia di idrocarburi insaturi aromatici ed i loro nomi li troviamo in genere con il suffisso -ENE. Le molecole dei terpeni sono costituite da due o più unità di Isoprene (composto da 5 atomi di C), in base alle dimensioni possiamo distinguere:

Emiterpeni: 1 unità isoprenica e 5 atomi di Carbonio;

Monoterpeni: 2 unità isopreniche e 10 atomi di C;

Sesquiterpeni: 3 unità isopreniche e 15 atomi di C;

Diterpeni: 4 unità isopreniche e 20 atomi di C;

Sesquiterpeni: 5 unità isopreniche e 25 atomi di C;

Triterpeni: 6 unità isopreniche e 30 atomi di C;

Tetraterpeni: 8 unità isopreniche e 40 atomi di C;





I terpeni sono presenti nella maggior parte degli o.e.. In genere il più presente è il monoterpene, di elevata volatilità, mentre sesquiterpeni e diterpeni vengono notati per il loro forte odore.  I composti terpenici, che possono essere a basso o alto peso molecolare, vanno a distinguere una resina contenuta nei tessuti di secrezione dagli o.e. contenuti ad esempio nei peli ghiandolari di una pianta, le resine hanno consistenza semisolida in quanto costituite da terpeni ad alto peso molecolare, mentre un o.e. è liquido perchè contiene terpeni a basso peso molecolare. 





Hanno un raggio di azione ampio con proprietà antivirali, antisettiche, antibatteriche, antinfiammatorie. Ad esempio l'o.e. di pino o di limone. 

  • GRUPPI FUNZIONALI
I gruppi funzionali sono dei particolari gruppi di atomi che sostituiscono uno o più atomi di idrogeno negli idrocarburi e conferiscono particolari proprietà al composto. Ogni gruppo funzionale condivide determinate caratteristiche ed ogni singolo o.e. può contenere diversi composti tratti da uno o più di questi gruppi che vanno a caratterizzare gli anelli aromatici, o composti aromatici o areni.  

  • ALDEIDI

Il suffisso che le caratterizza è -ALE nei componenti di un o.e. ad esempio il citrALE ed il citronellALE della citronella sono aldeidi e caratterizzano la tipica fragranza. Le proprietà terapeutiche delle aldeidi sono quella rubefacente, calmante, tranquillante, antinfiammatorio locale. Prestare attenzione al fatto che l'applicazione di grandi quantità di aldeidi sulla pelle può produrre un effetto irritante o sensibilizzante. 

  • CHETONI
Il suffisso che le caratterizza è -ONE, per esempio il verbenONE presente nel rosmarino. Sono composti idrofili quindi li possiamo ritrovare anche negli idrosol dopo la distillazione a vapore. Hanno un effetto rigenerativo sulla pelle danneggiata, azione mucolitica, azione stimolante sul sistema nervoso centrale. Si raccomanda comunque di usare prudenza nell'uso di o.e. che hanno elevate quantità di chetoni.

  • ALCOLI

Il gruppo alcolico è caratterizzato dal suffisso -OLO ad esempio il linalOLO nel timo o il geraniOLO nella rosa e nel geranio. Gli o.e. menzionati contengono anche alcol monoterpenici.
Le proprietà collegate agli alcoli sono quelle antisettiche, battericide, antivirali, cardiotoniche, diuretiche.


  • ACIDI
Sono raramente presenti negli o.e., l'esempio più comune è l'acido benzoico presente nel benzoino, e l'acido geranico del geranio. Combinandosi con un alcool, gli acidi formano gli Esteri, importanti composti aromatici.

  • ESTERI
Sono riconoscibili dal suffisso -ILE che viene aggiunto al nome dell'alcool ed il suffisso -ATO che troviamo nel nome dell'acido, ricordiamoci che un estere è dato da ALCOLI+ACIDI.
Ad esempio: acido acetico+linalolo otterremo l'estere acetATO di linalILE, presente nella Lavanda. 
In generi gli esteri sono fruttati e fragranti e quelli presenti negli o.e. sono molto volatili e nel periodo di massima fioritura del fiore si trova la maggior concentrazione di esteri. 
Gli esteri hanno effetti sedativi, fungicidi, antispastiche, antimicotiche.

  • FENOLI
Condividono lo stesso suffisso degli alcoli e questo può creare confusione ed hanno anche in comune alcune proprietà. Sono tra le molecole più utile per un uso antinfettivo, ad esempio il timOLO presente nel timo e l'eugenOLO presente nel basilico. Le proprietà dei fenoli sono immunostimolanti, antispastiche sulla muscolatura liscia, battericide, fungicide, antiparassitarie, stimolanti per il sistema nervoso centrale. Gli o.e. che contendono elevate quantità di fenoli possono risultare irritanti per la pelle e le membrane mucose, quindi da usare sempre con prudenza ed a basse concentrazioni.

  • OSSIDI
Si trovano in una vasta gamma di o.e. come l'eucalipto che contiene cineolo come principale costituente. Derivando dall'alcol conservano il nome di questo con l'aggiunta di "Ossido". Gli ossidi stimolano le ghiandole mucose del tratto respiratorio quindi agiscono da potenti espettoranti. In presenza del cineolo nell'eucalipto quest'ultimo non deve essere usato sui bambini piccoli.

  • LATTONI E CUMARINE
I lattoni li distinguiamo nei loro nomi comuni con il suffisso -INA, ad esempio l'elenalina presente nell'arnica. Le cumarine invece le troviamo con il suffisso -ONE ad esempio l'umbelliferone presente nell'angelica e sono derivate dei lattoni. I Lattoni hanno una spiccata azione chetonica e mucolitica, le cumarine hanno una particolare affinità con il sistema nervoso centrale come anticonvulsive, calmanti, sedative. Cumarine e furocumarine possono causare fotosensibilità, ad esempio il bergaptene è una nota furocumarina presente nell'o.e. del bergamotto. 

Dopo questo bel viaggio nel cocktail di sostanze chimiche che caratterizzano gli oli essenziali, vediamo adesso di fare qualche esempio con uno di questi e capire da cosa è composto e da ciò risalire alla sua funzione terapeutica. Partiremo dalla lista dei principali costituenti chimici per poi dire a che o.e. appartiene.

"LimonENE (ca. 70%), mircENE, pinENE, bisapolENE, sabinENE, nerOLO, linalOLO,  geraniOLO, citrALE, citronellALE"

Abbiamo terpeni (-ENE), alcoli (-OLO), aldeidi (-ALE).
Di chi si tratta?

Lo avete sicuramente già capito, è  l'o.e. di: CITRUS LIMONUM, il nostro amato e conosciuto Limone. Dati questi principali suoi costituenti ne possiamo dedurre la sua azione antisettica, antimicrobica, astringente, tonica, rubefacente. Adesso potrete sbizzarrirvi voi con queste nuove conoscenze ed avere maggiore consapevolezza del perchè usare un o.e. rispetto ad un altro conoscendone i principali costituenti chimici. Ovviamente oltre che a livello terapeutico, gli o.e. sono ampiamente usati nella composizioni di profumi, ad esempio potete vedere come io ho formulato un profumo con note floreali e dolci per mia sorella cliccando su "BOUQUET DE FLEURS". Volete scoprire le note aromatiche a cui appartengono i vari o.e.? Allora potete leggere questo post "NOTE DI FRAGRANZE". 
Buon viaggio nel mondo magico delle essenze!
A rileggerci alla prossima pubblicazione!!!



Creazione
DARIO&SIMONA


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16 commenti:

  1. Mamma mia ragazzi che lavorone che avete fatto!!!! GRAZIE
    Lalla

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    Risposte
    1. Il grazie va a te ed a tutti quelli che ci leggono!!!
      Baci baci
      Dario

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  2. che completezza e che dedizione in questo post!! :) complimentoni!!

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  3. GRAZIE DELL'APPREZZAMENTO FATTO SUL MIO BLOG...VI AMMIRO MOLTO ,PERCHè SIETE GIOVANI E PIENI D'ENTUSIASMO!!
    XO ROSA

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  4. Dario, levami una curiosità... ma tu hai studiato la materia io credo di si è troppo tecnica perfetta e siccome non riesco a leggere bene sullo schermo le cose più interessani le copio salvo e faccio carta cei ma solo per me ovviamente......Ciaoo e buona fine settimana

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    Risposte
    1. EHEHEH Edvige cosa intendi per fare "Carta cei"? La mia passione per l' aromaterapia mi ha portato ad approfondire questi argomenti su vari testi, ritengo importante avere una infarinatura anche sulla composizione chimica degli oli per usarli in maniera più consapevole, quindi si ho letto e studiato parecchio al riguardo.
      Tranquilla la vista è preziosa e se non riesci bene a leggere tieni pure gli appunti, non devi sforzarti assolutamente, fanne buon uso mi raccomando e se qualcuno ti chiede gli fai conoscere il nostro blog!!! Ma mica abbiamo finito qui con gli oli essenziali... ne abbiamo ancora articoli da fare!
      A presto
      Dario

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    2. Grazie ....cartaceo intendevo che mi stampo e metto nel mio raccoglitore dove metto le cose più importanti perchè ho talmente tante cartelle sul desktop foto multimediale ecc che divento matta a trovare e quidi il buon raccoglitore vecchio sistema serve. Ho intenzione di fare un piccolo post di voi devo vedere come imbastire ovviamente per come la vedo io poi se ti piace lo tolgo ma non credo.....mi assomigli un po per il mio lavoro molto vario prima di fare o dire o discutere una cosa andavo a documentarmi su tutti sia la parte legale giuridica bancaria ecc. Ciaooo e grazie per le delucidazioni.

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    3. Carissima i buoni vecchi metodi cartacei ed i raccoglitori non ci deluderanno mai... nonostante ormai il mondo della lettura si sia in gran parte spostato sul virtuale io non riesco a rinunciare a sfogliare un bel libro, leggerlo e rileggerlo, sentirne il profumo caratteristico ecc...
      Per il post intendevi su Facebook? Fai pure e poi ce lo comunichi non possiamo che esserne contenti e lusingati!
      Grazie per il tuo interesse!
      Dario

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  5. PS; Mi sono aggiunta con il Mi piace di Face ma guarda che quella donna davanti al PC col nome di Gisella sono io....l'alias me lo ha creato nipote fantasi di....ciaooooo

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    1. Allora benvenuta anche nella pagina Facebook!!! Ora è più chiaro, non riuscivo a capire chi fosse Gisella eheheh hai fatto benissimo a dirmelo!
      Alla prossima
      Dario

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    2. Siiii immaginavo da Edvige a Gisella Bonazzi esiste un abisso ma nipote per convincermi a giocare a Farmville ha detto....ci penso io!!!!!! Ora giochiamo poco entrambi ormai quest'anno fa la prima superiore.
      Ciaooooo

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  6. ma i lattoni finiscono in "-one" non in "-ina"

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    Risposte
    1. ciao, grazie per il tuo commento, i lattoni tendono a finire sia in -ina che in -one, le cumarine sono derivate dai lattoni e possiamo trovare anche queste con lo stesso suffisso.
      un caro saluto
      D&S

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    2. p.s. ad es. MarrubINA del Marrubium vulgare, oppure l'AbsintINA del'Assenzio, in genere i lattoni fanno parte dei composti che danno qualità "amara" alle piante usate in fitoterapia, per le cumarine abbiamo ad esempio la cicorINA e l'umbelliferONE.

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