Prima di cominciare la trattazione di questo lavoro è giusto rendere merito a chi mi ha supportato ed aiutato con i suoi contributi di studio e ricerche, Simona e Maria Flavia Orlando del blog MagicaNatura. Qualche mese fa, quando mi venne in mente di fare il macerato oleoso di alloro, sapendo la particolarità di questa pianta officinale, qualcosa mi faceva intuire che non potevo utilizzare il procedimento standard come per le altre droghe, c'era quel “quid” che mi mancava ma non capivo cosa, allora cominciammo insieme a Simona e Lalla (così amichevolmente la chiamiamo) un lungo periodo di studi comparati, cerca e cerca e da varie fonti abbiamo fatto un sunto finale ed ho messo in pratica questa tecnica che adesso leggerete.
L'alloro, questa splendida pianta tanto nota a noi della fascia tirrenica sicula, cresce spontanea nei boschi e nelle macchie della regione mediterranea, è anche coltivata come siepe nei giardini. A lei è legato il simbolo della gloria, è premio per l'antico atletico vincitore, ha coronato il capo di illustri personaggi che ci hanno arricchito con le loro opere letterarie ed artistiche, è una pianta di divinazione e profezia ben nota alle antiche Pizie di Delfi e legata al divino Apollo, dal quale prende anche il nome una delle sezioni del nostro blog L'ANGOLO DI APOLLO dedicata alla cosmesi ed alla bellezza al maschile, dio oracolare, delle arti, della luce, della musica, lo Iatros-guaritore...
Secondo il mito l'alloro deriva dalla trasformazione in pianta della ninfa Dafne (significa alloro in greco). Questa fu trasformata in pianta dalla dea Gea, per poter sfuggire ad Apollo che innamorato di lei la inseguiva, impaurendola. Apollo persa l'occasione di poter dichiarare il suo amore proclamò che la pianta di alloro sarebbe stata sacra, e che doveva diventare simbolo di gloria e vittoria.
Una pianta da quanto si evince ricca di significati mitologici, sacri e simbolici non potevamo non riscoprirla anche ad un livello di cura cosmetica e di bellezza, scopriamone insieme le sue preziose proprietà.
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Image Wikipedia |
Secondo il mito l'alloro deriva dalla trasformazione in pianta della ninfa Dafne (significa alloro in greco). Questa fu trasformata in pianta dalla dea Gea, per poter sfuggire ad Apollo che innamorato di lei la inseguiva, impaurendola. Apollo persa l'occasione di poter dichiarare il suo amore proclamò che la pianta di alloro sarebbe stata sacra, e che doveva diventare simbolo di gloria e vittoria.
Una pianta da quanto si evince ricca di significati mitologici, sacri e simbolici non potevamo non riscoprirla anche ad un livello di cura cosmetica e di bellezza, scopriamone insieme le sue preziose proprietà.
Il suo nome botanico è Laurus Nobilis, appartiene alla famiglia delle Lauraceae e tra i suoi nomi locali in Sicilia è conosciuto come “Addauru”. L'albero sempreverde può raggiungere un'altezza fino ai 10 m, la corteccia è generalmente liscia, scura nel tronco e nei rami più grandi e verde nei rami più giovani. I fiori maschili sono gialli e quelli femminili bianchi si trovano su pinte diverse (specie dioica), sono piccoli e riuniti in ombrelle all'ascella della foglia. Il suo frutto è una drupa di colore nerastro che contiene un solo seme e si raccoglie a completa maturazione in ottobre-novembre. Con i suoi frutti raccolti a completa maturazione è possibile produrre l'UNGUENTO LAURINO. Andiamo adesso ad approfondire le peculiarità della foglia, che è la parte della droga utilizzata per l'oleolito.
Le foglie di alloro hanno odore dolce, fruttato, fresco, balsamico, fortemente aromatico e sapore leggermente amaro! Una nota di cuore! Hanno forma oblunga con apice acuto, sono glabre e leggermente picciolate. Osservandole in trasparenza, si notano dei puntini traslucidi dati dalle ghiandole in cui è contenuto l'olio essenziale.
L'alloro insieme all'olivo fa parte di quella categoria di piante dette “Sclerofille”, sono piante legnose che hanno la particolarità di avere le foglie di consistenza coriacea, tipiche di molti alberi ed arbusti della macchia Mediterranea. Le foglie coriacee sono adattate alla siccità e presentano accorgimenti per limitare gli scambi gassosi con l'esterno. La loro epidermide superiore è ispessita da una cuticola, che le rende lucide mentre l'epidermide inferiore è spesso bianca o argentea. La cuticola è un rivestimento composto da sostanze idrofobiche, prevalentemente cere e cutina, avente la funzione di rendere impermeabile all'acqua e ai gas le pareti delle cellule epidermiche esposte all'esterno. Presente in tutti i vegetali, la cuticola s'ispessisce notevolmente nelle piante xerofite allo scopo di impedire l'evaporazione dell'acqua attraverso l'epidermide. Questo adattamento è presente nella maggior parte delle xerofite ma raggiunge la sua massima espressione nelle cosiddette sclerofille, il materiale idrofobico è depositato esclusivamente sulla parte esterna delle cellule dell'epidermide con funzione protettiva. La cellula, però, essendo coperta di cuticola solo sulla faccia esterna, può ricevere acqua e nutrimento dalle cellule vicine e quindi rimanere vitale. Proprio tutte queste caratteristiche fisiche precipue della foglia fanno sì che per l'estrazione di attivi da esse si debba seguire una particolare metodica. Nel portale del mondo biologico italiano ho letto che per l'estrazione di principi attivi dalle droghe coriacee è richiesta un'alta gradazione alcolica come solvente, quindi ho capito che solo l'olio EVO come potenza di solvente non bastava ad avere un olio ricco di proprietà. Continuando le consultazioni ho letto nel sito della Scuola Italiana di Scienze Naturopatiche nella apposita monografia sull'alloro che loro insegnano a fare il macerato oleoso nel seguente modo:
"sminuzzare finemente 100 gr di foglie secche di Alloro e macerare per 24 ore in 100 gr di alcool a 95°. Versare il tutto in 1 litro di olio extravergine d'oliva e cuocere a bagno-maria a fuoco moderato per 6 ore. Colare e conservare in una bottiglia di vetro scuro al freddo."
Questa scuola è un ente accreditato presso il Ministero della Salute, ha un ottimo corpo docenti e sedi in tutta Italia per la formazione della figura del Naturopata. Si può visionare il tutto cliccando qui.
Inoltre nel testo: “Più bella con i segreti della natura : Dall'antica sapienza degli erboristi, le ricette sane e naturali per prepararsi efficaci trattamenti di bellezza per viso, corpo, mani, contro la cellulite e i chili in più” a cura di Emilia Valli. PIEMME EDITORI si dice:
"Per preparare l'olio di alloro far macerare 50 g di foglie in 100 g di alcool e 100 g di olio d'oliva a bagnomaria, sul fuoco molto tenue per sei ore. Usare il preparato per frizioni."
Mettendo insieme tutte queste indicazioni sulle Fitoestrazioni con foglie di alloro e attraverso lo studio botanico sulle foglie adesso risulta chiaro il perchè della presenza anche dell'alcool puro 95° come solvente insieme all'olio extravergine di oliva.
Procediamo nel seguente modo:
Raccogliamo le foglie di alloro, queste si possono raccogliere tutto l'anno, ma le migliori sono quelle giovani raccolte in luglio-agosto, io le ho raccolte ad inizio agosto al mattino presto, la mia resa finale dopo l'essiccazione è stata di 100g di foglie, regolatevi prendendone una buona quantità di rami. Ricordatevi che poi le foglie andranno selezionate una per una e quelle parassitate vanno eliminate. Con un batuffolo di ovatta inumidito provvederete a rimuovere le polveri e lo sporco che si accumula sulle foglie.
Lasciamole essiccare qualche giorno in un luogo fresco e ventilato, poi provvediamo a rimuovere il picciolo ed a sminuzzarle con le mani.
Lasciamole essiccare qualche giorno in un luogo fresco e ventilato, poi provvediamo a rimuovere il picciolo ed a sminuzzarle con le mani.
ecco l'oleolito qualche minuto dopo l'inclusione dell'olio EVO e la prima agitazione. |
qui era già passata qualche ora dall'inclusione dell'olio EVO. |
Filtriamo il tutto usando un capiente recipiente, un imbuto ed un colino o velo a trama fitta. Strizziamo bene le foglie per ottenere la maggior parte di concentrazione di olio rimasto in esse. Lasciamo a decantare l'olio per 24 ore, anche di più è meglio, e cominceremo a notare che sulla superficie si è formata una patina trasparente. Tranquilli è la quantità d'alcol rimasta ed a questo punto provvederemo un dischetto di ovatta ad accarezzare dolcemente la superficie dell'olio per rimuoverla. Io ho fatto questa operazione per due volte e non è rispuntata più. Quando lo lasciamo decantare copriamo il recipiente con un velo tipo quello da confetti, che lo protegge dalla polvere ma che nello stesso tempo può permettere all'alcool di evaporare facilmente. Al termine della decantazione se ci sono sul fondo depositi possiamo con un minimestolo prelevare pian piano l'olio senza miscelarlo al fondo ed imbottigliare e conservare in luogo buio e fresco. Otterrete un meraviglioso olio verde scuro, profumatissimo, state tranquilli che pian piano svanirà e si sentirà sempre meno l'odore dell'alcool.
Le proprietà dell'alloro sono molteplici, aromatiche, aperitive, digestive, stimolanti, antisettiche, antireumatiche, antidolorifiche, antinevralgiche, stomachiche, espettoranti. L'infuso di foglie di alloro mi ricollega a bei ricordi di infanzia, quando mia nonna me lo faceva per lenire i dolori di pancia, credo sia stato il primo rimedio erboristico che ho provato. Con le foglie si possono anche preparare bagni aromatici e stimolanti. Nei suoi principi attivi oltre ai tannini, alcaloidi, resine, pectine, trilaurina, spicca l'olio essenziale composto da monoterpeni, sesquiterpeni, alcoli, esteri, fenoli, che contribuiscono alle benefiche proprietà di questa pianta. L'olio di alloro è anche ottimo per purificare la cute ed i capelli e per valorizzare i riflessi scuri e castani dei capelli, io difatti l'ho usato nella cera modellante morbida per capelli e nel DOPOBARBA ALL'ALLORO ma tante altre preparazioni a base di questo olio sono in programma qui sul blog. Ne ho fatto uso anche in cucina per la preparazione di intingoli aromatici, ed il gusto che dà è eccezionale, per non parlare quando ne rimane l'aroma sul palato! Insomma un olio che non può mancare nel nostro kit di fitoestratti per tutti gli utilizzi, alimentari, cosmetici e officinali.
Grazie di cuore per avermi letto con pazienza fin qui, questo è frutto di un lavoro in sinergia che dura da molto ed è stato fatto a 6 mani e spero vi sia piaciuto!!! A rileggerci!!!
BUON OLIO DI ALLORO A TUTTI!!!
Creazione
DARIO&SIMONA
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Fonti utili:
"GUIDA PRATICA ALLE PIANTE OFFICINALI" osservare, riconoscere e utilizzare le più diffuse piante medicinali italiane ed europee. Di Gilberto Bulgarelli e Sergio Flamigni ed. HOEPLI.
"ERBE BUONE PER LA SALUTE" il ricettario completo, Giunti Demetra.
"SCOPRIRE-RICONOSCERE-USARE LE ERBE" di Umberto Boni e Gianfranco Patri, Fabbri Editori.
“Più bella con i segreti della natura : Dall'antica sapienza degli erboristi, le ricette sane e naturali per prepararsi efficaci trattamenti di bellezza per viso, corpo, mani, contro la cellulite e i chili in più” a cura di Emilia Valli. PIEMME EDITORI
AROMATERAPIA TUTOR-Manuale completo, Joanna Hoare URRA Editore.
ERBORISTERIA TUTOR-Manuale completo, Anne McIntyre, URRA Editore.
FITOTERAPIA-Guarire con le piante, di Jean Valnet, GIUNTI Editore.
Che bel colore che ha assunto quest'olio!!!!
RispondiEliminaGrazie per la citazione...è sempre un piacere lavorare insieme a voi due.
Un abbraccio
Lalla
Si cara Lalla, è un verde meraviglioso e particolare!
EliminaQuesto si chiama collaborare nel rispetto altrui e quando si ha questa intenzione di base riescono sempre bei lavori!!!
Baci baci
Dario
wow stupendo!!!
RispondiEliminalaura,
http://glampond.blogspot.it
Grazie Laura!!!
EliminaUn abbraccio
Dario
Fantastico questo post!!! Sono senza parole!!! Bravissimi!!! :)
RispondiEliminaGrazie carissima!!!
EliminaBaci
Dario
Mamma mia che bel post informativo, pieno di storia e con un finale travolgente. Mi ricordate mia nonna ungherese figlia della terra perchè nasce contadina anche se non proprio povera in Ungheria con un allevamento di oche e altro, che a Trieste andava a pedi sull'altopiano parliamo di 58 anni fa.....a raccogliere le erbe che lei solo conosceva per i rimedi a lei necessari che nonostante il male è riuscita a portarsi avanti con l'eta 78 anni circa che allora era di una vecchiaia assoluta non come oggi....
RispondiEliminaPer me ce solo un problema...il reperimento della materia prima. Cespugli di allora anche vicino a casa ce ne sono tanti ma lungo un corso di traffico pazzesco per cui....altri che lo coltivano non esiste i vecchi contadini dell'altopiano che avevano la santoreggia fresca per l'insalata e simili non ci sono più.
L'alloro quando trovo lo surgelo e l'uso per certi sughi ed arrosti ed il sapore è splendido.
Purtroppo cose cosi speciali anche nelle erboristerie ecc. non si trovano e comunque ti chiedi sempre....come sono fatte....
Grazie comunque all'occasione ho preso nota.
Ciao Dario.
PS. Foto bellissime e chiare non si può sbagliare
Cara Edvige, che belle cose che ci hai raccontato nel tuo commento, grazie per la condivisione!
RispondiEliminaCapisco il tuo problema di reperimento, purtroppo oggi viviamo in un mondo troppo urbanizzato... Come dici tu stessa nemmeno io ti consiglio di usare l'alloro che cresce troppo in mezzo al traffico!!!
Quando dici che lo trovi e lo surgeli, magari la prossima volta che lo troverai ti ricorderai di metterne un pò da parte ad essiccare per farne l'oleolito, tanto le foglie le puoi raccogliere tutto l'anno!
Grazie per il complimenti, sono felice che ti siano piaciute le foto esplicative, data la particolarità del fitoestratto ho voluto dare una mano anche con una galleria maggiore di foto.
Un caro saluto
Dario
Devo sinceramente ringraziarvi per le informazioni dettagliate che riuscite a dare di qualunque cosa presentiate, ma soprattutto il mio ringraziamento speciale va al "club delle/i POCO UTILI", perchè grazie a voi la mia concentrazione alla lettura aumenta e tutto diventa molto, molto interessante!!! Grazie! Grazie di cuore!
RispondiEliminaUps! Scusate sono una cafona! Non avrei dovuto mettervi in imbarazzo... "GrazZie di Quore!"
Ora va meglio... :)
Grazie Margy, ce la mettiamo sempre tutta per essere precisi il più possibile!!!
EliminaBaci
Dario&Simona
Oleolito di una fragranza meravigliosa! fatto con le vostre istruzioni ma senza Bagnomaria sino nella yogurtiera in un vaso chiuso con la capsula (vaso che vendono al Mercatone, no Bormioli che non ci stà dentro) per 12 ore. Ha fatto perfino il vuoto! Sono sicura che le yogurtiere non staranno più a riposo, fa tutto semplice, igienico e non dovremmo controlare constantemente l'acqua del Bagnomaria. Provate!
RispondiEliminaUahooo Monilori, questa è una bella novità!!! E' bene comunque ricordare di non superare la temperatura di 40° per la yogurtiera altrimenti potrebbe alterare le proprietà dell'olio. La fragranza è davvero meravigliosa come dici tu, pensa che io l'ho anche usato per condire i cibi e sul palato lascia un aroma stupendo, per non parlare dell'effetto che fa sui capelli usandolo nella cera modellante... Brava ed audace!!!
EliminaBaci
Dario
Oleolito riuscito! Fatto però nella yogurtiera (da 1 lt) dentro un vaso di vetro termoresistente con capsula; si lascia per 12 ore e si lascia raffreddare dentro la yogurtiera ma togliendo il suo coperchio (el vaso rimane tal e quale perchè ha fatto anche el vuoto. Una volta freddo si procede come da istruzioni. Vi auguro ottimi oleoliti!!!
RispondiEliminaGrazie per queste ulteriori precisazioni!!!
EliminaBaci
Dario
I rimedi della "nonna", con il passare del tempo, sono sempre validi ma, quello che importa è che vanno tramandati. Complimenti!!!!!!
RispondiEliminaE noi ce la mettiamo tutto per riscoprirli e tramandarli e renderli di nuovo attuali!!!
EliminaGrazie!
Dario&Simona
Sono un innamorato delle piante aromatiche che amo, coltivo e riproduco, e mi appresto a fare i primi esperimenti con le piante
RispondiEliminaaromatiche.
Ho fatto un oleolito alla menta ed è riuscito bene; mi sembra molto interessante la procedura per l'alloro e ci voglio provare e vi saprò dire.
Intanto grazie per la finezza del racconto e dei significati.
xaleos
Ciao Xaleos, ci riempie sempre di gioia sapere che c'è gente come te che oltre a produrre dei preparati con le piante aromatiche si diletta anche a coltivarle da sè... Bravo!
EliminaL'oleolito alla menta lo abbiamo fatto anche noi, da pianta fresca, ed è davvero delizioso, lo usiamo molto in cucina!
Grazie per i complimenti e siamo felici ti sia piaciuto questo procedimento, non appena ci proverai dacci subito le tue impressioni sulla riuscita!
Un caro saluto
DARIO&SIMONA
Ciao, una curiosità: questo olio può essere usato anche nel procedimento per fare il sapone di Aleppo?
RispondiEliminaGrazie mille, e complimenti per il blog!
Ciao Nico, certo può essere usato per preparare il sapone, non sappiamo dirti, se è il procedimento per la vera formula per quello di Aleppo. Mi raccomando stai attento a fare evaporare completamente tutto l'alcol, che come ben tu saprai, potrebbe fare ammassare il tuo meraviglioso sapone. Ti ringraziamo per averci scritto, e facci sapere come verrà il tuo sapone a presto
EliminaDario&Simona
Ciao simona e dario...e'un po che vi ho "scoperto" e vi leggo con attenzione :-) mi piacciono molto gli oleoliti e credo che questo periodo sia il migliore per iniziare questa pratica.....ma avrei una domanda :secondo la vostra esperienza l'olio di mais (bio ) e' adatto per fare gli oleoliti e in particolare per quali piante ? Grazie mille
RispondiEliminaCiao e grazie per il tuo interesse verso il nostro blog. Noi per gli oleoliti in genere consigliamo sempre l'olio extra vergine di oliva oppure l'olio di girasole, in quanto molto ricchi di vitamina E e quindi meno protesi verso l'irrancidimento, garantendo una buona durata dei nostri oleoliti. Quando parliamo di oleolito di curcuma o di mallo di noce invece consigliamo l'olio di Sesamo Bio per il fattore protettivo solare che contiene. In base alle tue particolari esigenze di pelle puoi scegliere quale olio vegetale preferisci usare, vanno bene tutti purchè Bio, quindi scegli tu quando usare l'olio di Mais, ovviamente per alloro, bucce di pomodoro ed iperico va solo olio EVO.
EliminaBaci alla prossima
DARIO&SIMONA
Grazie siete stati gentilissimi! Iniziero'con la pratica e se riusciro' sarete i primi a saperlo grazie:-)
EliminaGrazie a te per averci scritto attendiamo tue news allora!!!
EliminaBaci
Cosa succede se si lascia il barattolo con l'olio e l'alloro al sole? Io ce l'ho sul balcone da 15 giorni ( avvolto da carta stagnola) e l'ho sempre lasciato lì anche nelle ore calde e il sole c'è proprio dalle 14,30 alle 19 circa. E' la prima volta che provo a farlo e vorrei utilizzarlo per fare il sapone
RispondiEliminaCiao Verdegrano, in teoria, se hai usato solo olio di oliva e non oli diciamo più delicati non succede nulla, ma essendoci l'alcool ed avendo utilizzato foglie fresche ti consigliamo di non tappare il barattolo ma mettere una garza fissata con elastico in modo da facilitare l'evaporazione dell'alcol.
Eliminaun caro saluto
Dario&Simona
Grazie, ho una domanda: ho utilizzato un vaso da 1 litro che e' pieno (alcool + alloro), devo travasare il tutto in uno piu' grande o posso aggiungere l'olio un poco per volta mano a mano che l'alcool evapora ?
RispondiEliminaCiao Bruna grazie per aver commentato, scorri nuovamente l'articolo, dai procedimenti indicati dalla scuola di naturopatia la quantità di alcool deve essere pari più o meno al peso in grammi delle foglie di alloro che vanno pesate prima di essere imbottigliate. Inoltre l'alcol non va filtrato ma dopo le 24 ore di macerazione l'olio evo va aggiunto allo stesse contenitore dove risiede anche l'alcool con le foglie. Se non hai seguito il procedimento ti conviene rimuovere buona parte dell'alcool, più di metà barattolo, aggiungere l'olio evo e continuare la macerazione. Non ti scoraggiare verrà comunque un ottimo oleolito ricco di proprietà, la prossima volta però data la complessità attieniti al procedimento fatto da noi. A presto facci sapere
EliminaDARIO&SIMONA
Ciao...
RispondiEliminaVorrei fare questo oleolito ad estrazione alcoolica per fare il sapone ma, oltre alla fretta, ho un timore: l'alcool sul fuoco non potrebbe essere pericoloso? e poi per 6 ore? non sono tante? Qualcuno lo ha gia' fatto sul fornello a gas? Grazie mille. Oli.
Ciao! L'alcol sarà dentro il barattolo in vetro molto tempo prima di essere sul fuoco, una volta che è già dentro il contenitore insieme all'olio e alle foglie quando lo metti a bagnomaria non ci sono problemi, non lo andiamo mica a gettare diretto sulla fiamma :)... Le ore sono quelle indicate ufficialmente dalla scuola di naturopatia e noi ci siamo attenuti a quelle indicazioni, ma c'è sempre l'alternativa della macerazione solare, noi essendo in Sicilia abbiamo fatto così risparmiandoci il bagnomaria, che va fatto sempre a fiamma bassissima. Facci sapere come và e se devi usarlo per il sapone accertati che sia evaporato tutto l'alcol. Grazie per aver commentato alla prossima
EliminaDario&Simona
ciao, ho fatto anche io quest'estratto molto interessante e bello grazie per l'idea... una domanda anche io sull'eventuale sapone, come si fa per far evaporare l'alcool, qual'è il metodo? grazie
EliminaLe medichesse noi lasciamo a decantare l'olio per 24 ore, trascorso il tempo previsto cominceremo a notare sulla superficie una patina trasparente, che non è altro che l'alcol. A questo punto provvederemo a prelevarlo con un dischetto di ovatta accarezzando dolcemente la superficie dell'olio. Se vogliamo essere sicuri che non ci sia più alcol copriamo il recipiente con un velo, o un tovagliolo di cotone o con una garza così lo proteggeremo dalla polvere e allo stesso tempo l'alcol potrà evaporare. Noi abbiamo aspettato 4 giorni (questo tempo può variare) e abbiamo ottenuto un meraviglioso olio verde scuro, profumatissimo, privo di odore dell'alcool.
EliminaFacci sapere se ti siamo stati di aiuto a presto e grazie per averci scritto.
Dario&Simona
Fatto! davvero un articolo interessante, l'olio è venuto di un bel verde e son davvero contenta di questo dato lo userò per farci un sapone e vorrei mantenesse il verdino come colore senza altre aggiunte :-) io l'ho lasciato al sole che in questo periodo è ancora caldissimo, appena mature la bacche farò l'unguento laurino,sui monti la maturazione è prevista per ottobre novembre :-) dopo tutto questo ciarlare bè doveroso concludere con un bel Grazie ;-)
RispondiEliminaGrazie a te Mari per aver condiviso con noi la tua esperienza!
EliminaUn caro saluto
Dario&Simona
Ciao...curiosita'(ma forse chiedo troppo)...questo metodo a quali altre piante è applicabile e in che periodo? Grazie. Oli
RispondiEliminaCiao, noi abbiamo applicato un procedimento simile, con previa macerazione alcolica per fare l'oleolito di incenso e di mirra che trovi anche qui sul blog, per altre piante non sapremmo dirti in quanto in questo modo lo abbiamo provato solo con alloro...
EliminaSaluti
Dario&Simona
Olio di alloro in decantazione ;)
RispondiEliminaNinilla, mi raccomando facci sapere come ti sembra una volta travasato nel contenitore definitivo...a presto
EliminaDario&Simona
ciao sono contenta di aver scoperto questa sezione ho cominciato da poco con oleoliti ma sono rimasta incuriosita quando dici olio evo cosè mi farebbe piacere saperne di più grazie
RispondiEliminaSiamo felici che ti è piaciuta questa sezione, l'olio EVO non è altro che olio extravergine di oliva, il più puro e ricco di vitamine. Immagina che ha proprietà pari all'olio di Argan...
EliminaL'olio EVO ha ottime proprietà non solo a livello esterno ma anche a livello interno, infatti abbiamo fatto un olio usato in cucina chiamato olio alle 7 erbe...speriamo di avere risposto alle tue domande in maniera esauriente a presto
Dario&Simona
grazie ...magnifico chissa che credevo che era hahha e da poco che vi ho scoperto e sono alle prime armi in seguito avrò altre domande da fare mi piace o siii che mi piace questa sezione a presto ciaooo
EliminaE noi aspetteremo le tue domande...a presto e buon spignatto!!!
EliminaDario&Simona
scusatemi ancora vi seguo molto mi piacete con le vostre ricette ma capitemi molte cose non le ho e non so dove comprarle sono alle prime arni.eheh ma fluido vitaminerale come lo trovo o fattore naturale nmf che cosè c'è tante cose che non riesco a capire perché accanto a questi nomi non dite cosa sono e come trovarli o come farli ??' rimango a bocca aperta quando leggo e dico ..cavolo cosè dove lo trovo...però credetemi sono contentissima di avervi trovato ma qualche ricettina facile facile non con tanti ingreienti??? hhahah a proposito ho fatto l'olio di mirra ...mi piace e delle ricettine x bruciature anche mia nonna le faceva si si mi affascinate un salutone caterina
EliminaCiao se guardi in alto sulla destra trovi la sezione TEORIA DELLO SPIGNATTO, lì ci sono due articoli dove indichiamo i siti ed i luoghi dove reperire le materie prime... Siamo felici che ci segui e ci leggi e se vuoi delle ricette semplici e una guida che ti aiuti ad addentrarti nel mondo dell'autoproduzione cosmetica puoi servirti anche del libro che abbiamo scritto e che è appena uscito, "COSMESI NATURALE-Tecniche e creazioni per ogni esigenza di bellezza" di Dario Cicirello e Simona Pagano, Brigantia Editrice... lo puoi ordinare online sul sito della casa editrice oppure nelle librerie.
EliminaUn caro saluto
Dario&Simona
È la prima volta che mi collego al vostro blog e ho comprato il vostro libro, complimenti per la vostra passione nel trasmettere le info. Ho bisogno di chiedervi se per il sapone di aleppo sono più indicate le bacche o le foglie per la preparazione dell'oleolito?
RispondiEliminaVi ringrazio in anticipo per la risposta che mi darete Paco
Caro/a Pacodrago,
Eliminagrazie per averci scritto e per avere comprato il libro. Per quanto riguardo l'olio per il sapone di aleppo ti consigliamo quello con le foglie. Quello con le bacche conservalo con cura in quanto è un ottimo antinfiammatorio. Facci sapere quando preparerai il tuo sapone. A presto.
D&S
Ciao, ho scoperto da poco questo sito e ne sono entusiasta.
RispondiEliminaVolevo farti i complimenti innanzi tutto per questo articolo di cui, però, mi sfugge un passaggio: una volta aggiunto l'olio alle foglie in macerazione nell'alcol, quanto tempo deve passare prima di procedere con il bagnomaria?
Un caro saluto e a presto.
Roberto
Ciao Roberto, grazie per le tue belle parole che fanno sempre piacere!
EliminaNon appena aggiungi l'olio puoi subito procedere con il bagno maria!
un caro saluto
ho appena scoperto questo sito dato che sto studiando come fare una mia versione del sapone di aleppo.Prima di tutto volevo farti imiei complimenti per il post è molto esauriente e volevoportiuna domanda:per macerare le foglie si puo usare anche l alcool denaturato?
RispondiEliminaGrazie Anonimo per seguirci e per esserti interessato a noi. Rispondendo alla tua domanda, non puoi usare l'alcol denaturato non è compatibile con la nostra pelle (a volte pieno di sostanze che non conosciamo), quindi ti consigliamo quello a 95° buongusto. A presto D&S
Eliminaciao sono sempre quello dell alcool denaturato ma con un altra domanda: quando procedo al bagnomaria il barottolo deve essere chiuso o aperto?grazie
RispondiEliminaCiao Marco, quando fai il bagnomaria lascia il barattolo senza coperchio così l'alcol evaporerà più velocemente...grazie ancora per averci scritto D&S
Eliminagrazie e buon anno
EliminaE' un piacere per noi, augurissimi anche a te Marco D&S
RispondiEliminaCiao! Bellissimo post.
RispondiEliminaVorrei avere un'informazione: se si va oltre le 24 ore di macerazione in alcool, si può compromettere la buona riuscita dell'olio? Ho messo l'alloro in alcool ieri e oggi, verso le 18, dovrei aggiungere l'olio e fare il bagnomaria, solo che starò fuori fino a sera tarda. Posso prolungare la macerazione fino a domattina?
Grazie!
ciao! Si non ci sono problemi, tranquilla che non succede nulla, però ti consiglio di non andare oltre domani, noi abbiamo sempre seguito i tempi indicati nel procedimento, ma se è solo fino a domattina non succede nulla.
EliminaGrazie a te per averci scritto!
D&S
ciao
RispondiEliminasono Michela
sto facendo l'olio di alloro ma appena controllato il mio barattolo a bagnomaria sopra la stufa e l'olio ha iniziato a bollire l'ho tolto subito dalla fuoco, sono solo 2 ore che è a bagnomaria ed ora è dentro l'acqua calda ma non sopra il fuoco. devo buttare tutto?
Ciao Michela, spiegaci meglio, il barattolo lo hai lasciato chiuso o aperto? Che tipo di stufa è? Noi consigliamo comunque il tradizionale bagnomaria a fuoco molto basso sui fornelli oppure esponendo il barattolo al sole come indicato nel procedimento.
EliminaGrazie
D&S
ciao
RispondiEliminaLa stufa è una classica stufa a legna, caricavo la legna poco alla volta per non fare troppa fiamma e calore. °a pentola dove ho riposto il mio oleolito era nella zona meno calda e lontana dalla fiamma diretta. il barattolo l'ho lasciato aperto con un fazzoletto sopra, l'acqua non bolliva mai ma l'olio per un po ha iniziato a bollire non so se sia stato per colpa dell'alcool.. ho fatto altri oleoliti nella stessa maniera e non hanno mai bollito. Booo.
Ciao!
EliminaCome ti dicevo noi non abbiamo mai provato a fare il bagnomaria con la stufa a legna, ti consigliamo quando ti capiterà di rifare l'oleolito di utilizzare il classico bagnomaria a fuoco basso sui fornelli, metti magari una pezzuola dentro l'acqua e poi inserisci dentro al pentolino con acqua il barattolo che deve essere scoperto senza nulla sopra, oppure dato che andiamo verso le belle giornate ed il periodo più balsamico per l'alloro utilizza il metodo dell'esposizione solare!
un caro saluto
D&S
Bellissima ricetta! Volevo chiedere: facendo fare la digestione solare, quanto tempo si può lasciare il barattolo al sole?
RispondiEliminaCiao Mirea, grazie mille!
EliminaUn totale di 6 ore, coprendo con una garza il barattolo senza tappo e mescolando di tanto in tanto!
un caro saluto
D&S
Ciao scusa ma dopo le 24 ore l'alcool va filtrato e messo olio?
RispondiEliminaGrazie
Ciao Erse! No non va filtrato, aggiungi l'olio e prosegui come da procedimento spiegato su nell'articolo!
Eliminaun caro saluto
D&S
Leggevo su un post che si può fare l'oleolito con le bacche di mirto,
RispondiEliminasapreste dirmi in che modo?
Fra qualche giorno farò con il vostro metodo quello con le foglie...
Un abbraccio e vi seguo sempre... :*
Ciao Mirella, grazie per l'affetto che ricambiamo anche noi nei tuoi confronti. Doveva essere il nostro prossimo progetto ma purtroppo per impegni vari non siamo riusciti a completarlo. Ti spieghiamo un pò come abbiamo fatto questo meraviglioso olio, abbiamo schiacciato un pò le bacche nel mortaio che erano freschissime, messe nel barattolo le abbiamo spruzzate con dell'alcol e lasciate macerare per 10-12 ore e poi inserito dell'olio e lasciato macerare per 20 giorni. Trascorso il periodo di macerazione abbiamo tolto il tappo e al suo posto messo una garza, dopo circa 2-3 giorni l'alcol era evaporato e abbiamo potuto usare l'olio. Facci sapere come procederà il tuo oleolito e grazie per averci scritto.
EliminaD&S
Lo farò subito...
Eliminavi farò sapere...
Ciao e grazie! :)
Grazie a te
EliminaCiao, mi chiamo Alberto, avrei un piccolo dubbio sulla cottura a bagnomaria dell'oleolito.
RispondiEliminaLeggo che temperature molto alte possono danneggiare l'olio di base, nel mio caso EVO, pensavo di procedere così :
- pentola con acqua sopra il fornello piccolo in cucina a gas
- all'interno una pentola più piccola sempre con acqua
- all'interno di quest'ultima metterei la boccia di vetro con l'olio
Il mio dubbio è il controllo del calore, non so che temperatura dovrei raggiungere.
Sul sito di scuolanaturopatia è indicato che l'olio deve cuocere a fuoco moderato per 6 ore, in realtà non vorrei rovinare tutto.
Suggerimenti?
Anch'io sono siciliano, di Milazzo, avrei preferito la digestione solare ma al momento il sole latita!
Grazie.
Ciao Alberto, grazie per averci scritto! Diciamo che il periodo migliore per fare l'oleolito è luglio-agosto, non solo per il periodo balsamico della pianta ma anche per potere sfruttare la digestione solare. Noi abbiamo fatto varie ricerche ed il consiglio per il bagnomaria è quello che hai letto, non abbiamo sperimentato con la doppia pentola. Noi in genere usiamo appunto la fiamma bassissima e mettiamo una pezzuola dentro la pentola con acqua e poi sopra il barattolo con l'olio. La pratica del bagnomaria ti aiuta anche nel favorire l'evaporazione dell'alcol, quindi vai tranquillo. Poi se vuoi sperimentare il tuo metodo e tenerci aggiornati sul risultato fallo pure, siamo aperti a nuove integrazioni.
Eliminaun saluto
D&S
Salve,
Eliminaintanto grazie mille per l'interessante ricetta.
Anch'io ho qualche dubbio relativo alla cottura a bagnomaria:
1. devo utilizzare due pentole, una piccola e l'altra grande?
2. devo tenere la bottiglia con olio, alcol e alloro sigillata col tappo o aperta?
Se ho ben capito, voi usate una sola pentola, con acqua (quanta?), un pannicello adagiato sul fondo della pentola e sopra la bottigilia-barattolo - giusto?
Grazie ancora, e un saluto,
Andrea
Ciao Andrea, come abbiamo scritto precedentemente non abbiamo usato il metodo della doppia pentola ma puoi provare e farci sapere. Mentre per quanto riguarda il tappo deve rimanere sempre sigillato alla bottiglia durante la cottura. Trascorso il tempo di macerazione come è stato scritto su eliminiamo la parte di alcol in eccesso accarezzando la parte superficiale dell' olio con del cotone idrofilo, poi facciamo decantare il tutto poggiando una garza sulla bordo del barattolo (quindi senza tappo) per vedere se l'alcol si ripresenta. Per quanto riguarda l'acqua bisogna considerare la grandezza della pentola ma diciamo che potrà andare bene riempirla fino la sua metà. Come hai detto tu un panno sul fondo della pentola e sopra la bottiglia in maniera tale che siamo sicuri che non vi siano troppe vibrazioni (bottiglia e pentola) e che non succeda che si possa rompere. Facci sapere come verrà il tuo olio di alloro a presto e grazie per averci scritto.
EliminaD&S
Buonasera a voi, sono finalmente nel posto giusto, ma in ritardo e mi spiego ;)
RispondiEliminaHo raccolto, una quindicina di giorni fa, 100 grammi di bacche di alloro. Le ho schiacciate e riposte in un barattolo di vetro in mezzo kg di olio di oliva. Ho cotto il tutto a bagno maria per circa quattro ore. Da allora sto tenendo il vasetto al sole, ma ho appena scoperto qui che l'oleolito ( che volevo ottenere), si fa con le foglie e con un altro procedimento. Vi chiedo, cosa potrò farci con quest'olio, posso utilizzarlo per fare il sapone? Tra l'altro non profuma neanche tanto... Grazie delle preziose info che pubblicate!
Cara Letissia,
Eliminaquesto olio è un ottimo antidolorifico quindi un peccato usarlo nel sapone anche se per la prossima volta ti consigliamo di procedere con una spruzzata di alcol sulle bacche aspettare 24 ore e poi aggiungere l'olio. Per l'olio di alloro con le foglie sei ancora in tempo per farlo quindi procedi come abbiamo spiegato nel post e ti verrà un olio bomba e super colorato. A prestissimo.
D&S
Ciao....volevo sapere che durata hanno gli eoliti dopo pronti,e se la durata vale per tutti.Grazie.
RispondiEliminaNoi di solito vediamo se cambia odore, ma per precauzione per quelli più delicati mettiamo qualche goccia di antiranz o tocoferolo. Di solito ogni anno prepariamo quello nuovo, quindi max 1 anno. Grazie per averci scritto.
EliminaSalve, il tempo di macerazione potrebbe essere effettuato di 36 ore, invece di 24? Grazie
RispondiEliminaP. S. Complimenti e grazie per la condivisione
Ciao Tiziana, si certo senza problemi. Grazie a te per averci scritto.
EliminaD&S
Ciaoooo, ho fatto l'oleolito seguendo le vostre istruzioni e poi l'ho usato per fare il sapone. DIVINO!!!! Gazie. Ho una curiositá, si puó utilizzare lo stesso metodo per fare quelllo di cannella e di rosmarino? Grazie ancora e comlimenti.
RispondiEliminaCiao Marta,per il rosmarino si per la cannella non ti sappiamo dire perché non lo abbiamo mai fatto. Se lo fai facci sapere grazie.
EliminaD&S