4 nov 2012

UNGUENTO LAURINO

DALLE BACCHE DI ALLORO MATURE ARRIVA UN GRANDE DONO PER NOI...


Carissimi amici lettori, dopo aver fatto L'OLIO DI FOGLIE DI ALLORO (Laurus Nobilis) ampiamente poi utilizzato nel DOPOBARBA ALL'ALLORO ed anche in altri prodotti che presto saranno pubblicati qui sul blog, adesso è giunto il momento di utilizzare le bacche di questa formidabile pianta officinale. Come?... Adesso lo scopriremo insieme passo passo...



Le bacche di Alloro vanno raccolte a completa maturazione, questo lo capiamo dal loro caratteristico colore nero, il periodo è Ottobre-Novembre. Le bacche di alloro contengono un olio molto ricco di sostanze medicamentose. Queste drupe ovoidali somigliano a ciliegine nere ed hanno il nocciolo molto grosso. Oltre all'unguento laurino, da una manciata di bacche pestate (mi raccomando il nocciolo interno non va spezzato, deve rimanere integro) e fatte macerare in olio extravergine di oliva si può ottenere l'olio laurino, utile da frizionare in caso di dolori articolari. 



Le bacche di alloro sono piuttosto ricche di oli grassi (25-30%), di tannini, laurostearina, sostanze amare, gomme, l'1-10% di olio essenziale di composizione simile a quello delle foglie ma con preponderanza di cineolo e tracce di metileugenolo. 




PREPARAZIONE DELL'UNGUENTO LAURINO

Cosa ci occorre?

Bacche di Alloro (non meno di 500-600g) fresche.
Mortaio, preferibilmente in pietra.
Acqua distillata. 
Contenitore in vetro e cucchiaio.

PROCEDIMENTO:

Prendiamo le nostre bacche di alloro e pian piano cominciamo l'operazione di pestaggio. Questo procedimento deve essere fatto con movimenti decisi ma non troppo incisivi, questo per evitare la frantumazione del nocciolo interno. Man mano che pesterete noterete che alcuni noccioli verranno fuori da sé e potete rimuoverli e metterli da parte, nel caso qualcuno resta basta che non sia frantumato potete lasciarlo. Dopo aver pestato tutta la quantità delle nostre bacche, riponiamole in una pentola e copriamole d'acqua. Mettiamo il tutto sui fornelli a fuoco basso. Ci vorranno un paio d'ore per ottenere il nostro olio che vedremo galleggiare sulla superficie. Apriamo le finestre e facciamo arieggiare il locale per tutta la durata dell'operazione, mettiamo in funzione anche la cappa aspirante della cucina.


Man mano che il tutto starà sul fuoco, dopo quasi un'ora cominceremo a notare che sulla superficie si sono formate delle evidenti gocce di olio-grasso, di un colore verde intenso. 

Notare l'evidente goccia di olio-grasso, se ne possono distinguere molte altre sulla superficie.



Cominciamo quindi a prelevarle con un cucchiaio accarezzando leggermente la superficie e versiamo in un contenitore in vetro. Anche se prendete una piccola quantità d'acqua non fa nulla, anzi ci sarà molto utile e lo vedremo in seguito. Le bacche non devono mai rimanere senza acqua, quindi integriamola man  mano che va evaporando. Andremo avanti così a rimuovere l'olio dalla superficie fin quando ci accorgeremo che se ne formerà più definitivamente.



Riponendo il composto prelevato dalla superficie dentro un contenitore in vetro, avendo anche preso una piccola % di acqua, noteremo che si andrà formando un composto bifasico, in alto e di colore verde si depositerà l'olio-grasso delle bacche, in basso di colore scuro vi resterà l'acqua di ebollizione.



Dopo un paio di ore, quando noteremo che ormai sulla superficie non vi si depositerà più olio-grasso allora abbiamo finito la prima parte del nostro lavoro. Il composto bifasico nel frattempo si sarà raffreddato e stabilizzato ed è il momento di porlo in freezer per almeno 3/4 d'ora. Quando lo tireremo fuori noteremo che l'olio si è solidificato e tutto questo ci facilita il compito di prelevarlo separatamente dall'acqua. Non aspettiamoci rese altissime, io da circa 500 g di bacche ho ottenuto 30g di unguento laurino. Ovviamente la resa è variabile in base alla composizione e ricchezza delle bacche raccolte nelle varie zone. 


Possiamo raschiarlo con un cucchiaio o una spatolina e lo riponiamo in un contenitore ben disinfettato. Quando lo abbiamo prelevato tutto lo mescoliamo con uno stuzzicadente e con grande meraviglia noteremo che avrà assunto una consistenza burrosa, di un profumo intenso, fortemente aromatico, ed un colore verde come la crema di pistacchio, il nostro UNGUENTO LAURINO è pronto!!! 
Conserviamolo in frigo in contenitore chiuso ermeticamente in attesa di utilizzarlo per dolori articolari o reumatici, in unguenti antidolorifici in associazione con altri attivi, per contusioni, torcicollo ecc...



Unguento Laurino... un vero apollineo dono divino!!!





LA BELLEZZA SIA CON VOI!

Creazione
DARIO&SIMONA


Seguici su Facebook: Freya Kosmetik's page
Ci trovi anche su Twitter: @FreyaKosmetik
Ci trovi anche su Pinterest:  Profilo Pinterest Freya Kosmetik


Creative Commons License

Il contenuto di questo blog, testi, foto, formulazioni, è protetto da licenza sui diritti d'autore rilasciati da Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported  License E' vietato utilizzare le opere qui contenute senza citare gli autori ed il blog come fonte e senza esplicita autorizzazione richiesta  a Dario e Simona, è altresì vietato modificare le opere contenute in Freya Kosmetik.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare. Si declina ogni responsabilità per allergie individuali verso gli ingredienti descritti.  



26 commenti:

  1. interessantissimo, me lo segno! non si finisce mai d'imparare, madre natura ci ha proprio dato tutto ciò di cui abbiamo bisogno:) un bacio! ecchi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai proprio ragione Ecchi Ecobio!!!... Non finiremo mai di scoprire tutti i misteri e segreti della Natura...

      Un abbraccio
      DARIO

      Elimina
  2. che favola ,utilissimo,domani vado a vedere se le bacche sono mature,grazie Dario.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te Teodora, facci sapere come andrà la raccolta!!!

      DARIO

      Elimina
  3. fatto! é venuto un pò più scuro del tuo, evidentemente le bacche sarde sono più abbronzate ;-)))
    provato sul mio ginocchio dolorante....il dolore è scomparso per 5/6 ore....questa notte procedo con altra applicazione. Grazie Freya

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Roberta!
      Che grande piacere e gioia leggere della tua esperienza con questo prezioso unguento!!!
      Sono davvero felice che dopo la grande faticaccia che ben conosco per produrre questo unguento tu sia riuscita ad ottenere degli ottimi risultati con il suo utilizzo!!! Non mancare di darci aggiornamenti in merito, saremo lietissimi di leggerti ancora!!! Grazie per avere commentato.

      Un caro saluto
      DARIO

      Elimina
  4. grazie per questa ricetta, e per le altre che sto leggendo nel sito,
    siete molto gentili a condividere le vostre conoscenze
    un saluto da aperosa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te Aperosa per aver commentato e letto, quando vuoi siamo sempre qui per tutti voi!!!

      baci
      DARIO&SIMONA

      Elimina
  5. Ciao Freya sono Gianmaria,
    vorrei provare a fare l'unguento laurino ma mi trovo combattuto circa la ricetta, che su altri siti ha una differenza sostanziale: frantumano le bacche. Al che mi è venuto il dubbio che siano velenose, ma, dopo una ricerca, ho constatato che solo quelle del lauroceraso lo sono, mentre c'è chi usa le bacche secche del laurus nobilis in cucina. Mi chiedevo se forse non ti eri confusa. Ti ringrazio se vorrai darmi retta aiutandomi a produrre questo fantastico prodotto.

    Complimenti per il sito :) ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Gianmaria, grazie per averci scritto e per averci fatto questa domanda. Come dici tu le uniche foglie e bacche velenose sono quelle del Lauroceraso, per quanto riguarda il Laurus, noi le bacche non le frantumiamo intere solo per il motivo che molti contadini ci hanno detto che il loro nocciolo è tossico, e sinceramente crediamo molto quando ci viene detto una cosa del genere da chi ama la terra come noi. Molte informazioni del genere non si trovano sul web ma nel dubbio preferiamo eliminarlo. Grazie ancora per averci scritto e facci sapere se lo fai a presto
      Dario&Simona

      Elimina
    2. Hai ragione si trova poco o niente in rete. Seguirò la tua preparazione e ti farò sapere, ho intenzione di usarlo per la fabbricazione di un simil-Aleppo (tieni conto che ho qualche kg di bacche). Ti chiedo un consiglio, secondo te, con la tecnica a freddo, riesco ad ottenere un sapone migliore se dopo aver fatto la soluzione acqua idrossido di sodio aggiungo l'oliva e successivamente al nastro metto il 'burro' di alloro, così sono sicuro che tutto o quasi l'oliva si sia saponificato mentre solo in parte l'alloro si è saponificato e la quota di grassi liberi sia composta esclusivamente da alloro?

      Elimina
    3. Noi crediamo che è il metodo migliore e a questo punto ti consigliamo di fare per la parte acquosa un infuso di foglie di alloro oppure un centrifugato di foglie. Per centrifugato intendiamo frullare foglie e un pò di acqua e poi filtrare quello che rimane, certo queste foglie sono dure e cerose ma potresti provare e poi farci sapere...grazie per averci scritto e soprattutto per le tue idee...noi stiamo aspettando ancora la maturazione delle nuove bacche!!!
      A presto
      Dario&Simona

      Elimina
    4. Grazie mille per i consigli :)
      Ieri ho provato, seguendo la tua ricetta, a bollire un paio di kg di bacche, ma hanno dato solo qualche grammo (forse 10) di unguento. Non so..forse ho sbagliato qualcosa? Le ho pestate e fatte bollire per un'oretta togliendo di tanto in tanto l'olio che affiorava, ma questo era molto poco e non formava chiazze grandi quanto quelle nelle tue foto. Ho fatto bollire troppo? Inoltre adesso sulla superficie c'è una poltiglia rossastra, credo di bacche spappolate.
      Cmq, volevo dirvi, che nel frattempo ho preparato per la prima volta un oleolito di foglie e un oleolito di bacche di alloro, i quali stanno maturando. Appena pronti li utilizzerò per fare qualche saponetta. Vi farò sapere!!

      Elimina
    5. Ciao Giammi, le bacche anche se tutte di alloro, dipende dalla zona, magari sono più o meno ricche di grasso e quindi ne viene una quantità inferiore. Forse si è prelevata una minima quantità di acqua di bollitura e quindi è venuta fuori, non saprei dirti perchè a me è rimasta solo la parte verde del burro delle bacche.
      Grazie per averci scritto
      Un caro saluto
      Dario&Simona

      Elimina
  6. ciao a tutti io invece ho fatto un olio laurino straordinario.con la pentola a pressione metodo di lalla e vero che ho avuto tanto idroelato ma alla fine e rimasto non so come nella pentola l'oliooo sii cosi piano piano l'ho fatto decantare e perelevato l'olio verde ci vuole tempo pa ogni giorno ne prelevo un po' ne ho farro una boccetta da 10ml ho provato ad assaggiare e amaroooo ma sono contentissima ciaooo ps come si fa a registrarsii

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao! Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza!
      Per registrarti devi intanto avere un profilo google e poi cliccare in alto, sotto l'immagine con le pietre e la scritta Freya Kosmetik nel rettangolo blu con scritto "unisciti a questo sito" e poi segui le indicazioni.
      Un saluto
      D&S

      Elimina
  7. CIAO FREYA è LA PRIMA VOLTA CHE VEDO IL VOSTRO SITO COMPLIMENTI BRAVISSIMI!!!!!!!!! ED ECCOMI QUA A PREPARARE L,UNGUENTO LAURINO ,HO PRESO LE BACCHE DAL GIARDINO DELLA SORELLINA !!!!!LE BACCHE SONO IN COTTURA.....MI è VENUTO UN BUBBIO !!!!! HO MESSO TUTTA LA BACCA ANCHE IL SEME GIUSTO?????' GRAZIEEEEEEEEE SELLY

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Selly, ti diamo un caloroso benvenuto nel nostro spazio e grazie per i tuoi complimenti!
      Per maggiore precauzione le bacche dovrebbero essere private del nocciolo, però se il seme all'interno è integro e non si è spezzato stai tranquilla, la prossima volta magari pestale leggermente al mortaio senza spezzare il seme e lo rimuovi. Pestandole facili poi la fuoriuscita del grasso dalla bacca.
      Un caro saluto
      Dario&Simona

      Elimina
  8. Ciao a tutti, ho visto tutti i vostri video.. Siete meravigliosi!!! Vorrei sapere una cosa su questo unguento.. Quanto tempo si conserva?

    Grazie :)

    RispondiElimina
  9. Ciao Will, grazie per seguirci ovunque ci fa davvero molto piacere. Per quanto riguarda la durata dell'unguento non possiamo dirti la durata precisa in quanto bisogna vedere quanto burro riesci ad estrarre con meno acqua. Basta che controlli sempre il colore, odore e consistenza del tuo unguento, se vedi che cambia è meglio buttarla. Comunque per farlo durare di più basta che usi della vit E dentro il tuo unguento a presto
    D&S

    RispondiElimina
  10. ciao
    ho provato a fare l'unguento ed è venuto benissimo, grazie!
    mi chiedevo... l'acqua che resta dalla bollitura delle bacche secondo voi si potrà utilizzare per fare un sapone all'alloro?
    mi spiace buttarla, è profumata ed aromatica anche lei...
    grazie mille
    chiara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Chiara, siamo felici che tu sia soddisfatta del tuo unguento. L'acqua della bollitura delle bacche non l'abbiamo mai usata per fare il sapone il nostro consiglio filtrarla per bene e usarla non credo possa darti delle controindicazioni, poi facci sapere come è venuto il sapone...Grazie ancora per averci scritto
      D&S

      Elimina
  11. Proprio ieri sera ho provato anch'io a fare l'unguento, ho seguito le vostre spiegazioni e ci sono riuscita! Non ne è uscito molto 8 gr su 850 gr di bacche ma andrò a prendere altre bacche e ne farò un altro po'. Ma volevo chiedervi se posso unire l'unguento con lo strutto, almeno così ho letto, o con qualche altra cosa?... :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Mirea, ti capiamo anche noi l'anno scorso con 600g di bacche abbiamo prodotto solo 10g di unguento. Il nostro consiglio farti un unguento con l'aggiunta di burro di karitè, cera, oleoliti specifici come canfora, peperoncino, arnica, lavanda, zolfo, oli essenzili di cannella, o litsea cubea, wintergreen, rosmarino. Come vedi hai una varietà di prodotti da aggiungere per rendere il tuo unguento super efficace, ovviamente devi aggiungere tutti questi ingredienti ma ne bastano pochi. Se invece vuoi una cosa semplice va benissimo anche del semplice burro di karitè o strutto se preferisci. Facci sapere cosa ne pensi a presto.
      D&S

      Elimina
  12. Ciao Freya, complimenti vivissimi per questo blog! Mi piace tantissimo! Volevo fare una domanda che forse può interessare anche altri: ho fatto l'oleolito di bacche di alloro e mi dispiaceva buttarle, quindi ho pensato di farne il burro laurino. Secondo voi può funzionare? Suppongo che molti principi attivi siano andati già nell'olio ma vorrei fare almeno un tentativo.

    Saluti Elelf

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Elelf, non ci abbiamo mai pensato e secondo noi potresti sicuramente provare, certo alcune proprietà sono state già assorbite dall'olio ma male non farà. Ci piacerebbe che ci tenessi al corrente di questo esperimento per noi e per i nostri lettori. Grazie per i complimenti e grazie per averci scritto a presto.
      D&S

      Elimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...